Napoli, Teatro Augusteo. Tornano in scena gli “Scugnizzi”

di Anna Laudati

Una nuova edizione di Claudio Mattone con un nuovo cast di giovanissimi per soddisfare le numerose richieste del pubblico. Questa volta a vestire i panni di Don Saverio, al posto di Sal Da Vinci, è Andrea Sannino impeccabile nella voce e nella recitazione insieme a 20 cantanti-attori che anche se esordienti sono tutti bravi e conivolgenti. Da non perdere .(Caterina Ferrara)

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E’ una “magnifica gente” (per parafrasare un famoso brano) quella che dal 7 dicembre sta calcando ogni sera il palcoscenico del Teatro Augusteo di Napoli per raccontare al pubblico in sala di un musical, di una storia, di un’idea che nacque nel 2002 e che ancora oggi è sentita con partecipazione ed emozione dagli spettatori che numerosi continuano ad occupare quelle sedie rosse.

E’ la nuova edizione di “C’era una volta…Scugnizzi”, che con un cast inedito è tornato per soddisfare le richieste di quanti erano desiderosi di rivedere in scena una Napoli diversa, lontana dalle ripetute rappresentazioni folkloristiche e dai soliti luoghi comuni, la Napoli dei giovani che vogliono rinascere insieme alla città. Questo è quanto è riuscito a fare egregiamente Claudio Mattone, autore dei testi e delle musiche, che ha saputo richiamare in uno dei luoghi più difficili della cultura – il teatro – i giovani napoletani.

Il regista venne ispirato per lo spettacolo dall’omonimo film del 1989 diretto da Nanni Loy che narrava le vicende dei ragazzi del riformatorio di Nisida a Napoli, alle prese, per l’appunto, con la realizzazione di un musical. Nella versione ora a teatro due ragazzi usciti dal carcere minorile prendono due strade decisamente opposte, diventando l'uno prete, l’altro un boss della malavita.

Questa volta a vestire i panni di Don Saverio, che furono in origine del noto cantante napoletano Sal Da Vinci, è Andrea Sannino che grazie alla sua voce e ad un’impeccabile recitazione tiene sorprendentemente testa al celebre artista. Insieme a lui altri 20 cantanti-attori agli esordi colmano di energia, speranza e bravura l’intero teatro. Don Saverio cercherà in ogni modo di tenere gli “Scugnizzi” lontano dalla strada utilizzando come strumento la musica.

Lo spettacolo di Mattone, che vanta l’importante collaborazione di Enrico Vaime, punta come nel film a trattare da un altro punto di vista il disagio giovanile e la questione camorra nel capoluogo partenopeo. Anche le scene, i movimenti coreografici e i costumi sono opera di nomi di spicco nel settore quali Bruno Garofalo, Gino Landi e Silvia Polidori.

Per tutte le festività natalizie saremo, dunque, allietati dal cast che ci terrà compagnia fino al 9 Gennaio per poi fare tappa al Sistina di Roma. Carico della forza dei suoi attori e dell’allegria delle sue canzoni, il musical, oramai un cult, lascia spazio anche ad una certa dose di malinconia dettata dall’amore viscerale che i napoletani provano da sempre per la loro città e che anche di fronte ad un’apparente resa fa sì che resti sempre una fiammella accesa nel loro cuore.

Senza ombra di dubbio avere scelto i giovani dei quartieri, non averli lasciati ancora una volta dietro le quinte, averli resi protagonisti dell’arte è stata la scelta vincente e la chiave di questo successo che dura da 8 anni.