Come Hollywood ha distrutto Dylan Dog

di Angelo Di Pietro

Il film dell’indagatore dell’incubo ha raccolto molte polemiche e pochi incassi. Fan indignati per la trasposizione cinematografica. Il regista: “Devi fare sempre dei compromessi. Immaginavo di fare i conti con un’icona". (Angelo di Pietro)

dylan_dog_film

Il 16 Marzo è uscito nelle sale italiane Dylan Dog – Il Film. A due settimane dalla prima proiezione, la trasposizione cinematografica del celebre fumetto ha raccolto pochi consensi, senza soddisfare né i fan, né le aspettative dei produttori. L’indagatore dell’incubo, partorito dalla fantasia di Tiziano Sclavi nel lontano 1986, in oltre vent’anni è riuscito a superare le 300 pubblicazioni e ad affermarsi tra i fumetti più venduti in Italia. Una scrittura accattivante, l’uso intelligente dell’horror, uno sguardo nelle profonde paure dell’uomo, lo hanno consacrato nel tempo come un cult popolare.

Deciso ad abbandonare la caccia a mostri e non morti, Dylan Dog accetterà di indagare sulla morte del padre della bella Elizabeth. Con l’aiuto del suo assistente/zombie Marcus, dovrà scongiurare lo scoppio di una guerra tra vampiri e lupi mannari.

Il film diretto da Kevin Munroe ha scatenando le ire dei fan più affezionati. Molte critiche sono arrivate per la poca coerenza con l’opera originale e per lo scarso spessore della trama. Alcuni personaggi storici della serie sono stati sostituiti, come il fedele assistente Groucho, ispirato alla figura del comico Groucho Marx. La stessa ambientazione tipica dei fumetti è stata cambiata, spostando le gesta di DD da Londra a New Orleans. Il risultato è un Bmovie dai toni splatter, dedicato perlopiù ai palati giovani e con poche aspettative: l’anima più adulta del fumetto bonelliano si perde nei meandri di un film supereroistico. Tra l’altro, con uno sguardo ai botteghini, anche l’incasso del film si è attestato su livelli decisamente bassi, guadagnando solo 2 milioni di dollari a fronte dei 20 milioni spesi per la sua realizzazione. Viene dunque da chiedersi se questo sacrificio fosse davvero indispensabile. “È abbastanza normale ed inevitabile per i fan trovare differenze con l'originale”, ha affermato il regista Munroe, “In questi casi devi sempre fare dei compromessi. Non puoi mettere facilmente una striscia in un film. Immaginavo che avrei dovuto fare i conti con un'icona”.

Guarda il trailer: