A Lucca Mitos, meeting italiano di teatro sociale

di Paola Pepe

In Toscana laboratori, conferenze e spettacoli per discutere di Teatro Sociale, una “non arte” in equilibrio costante fra studio e messa in scena, terapia o cruda spettacolarizzazione del disagio. (Paola Pepe)

Mitos20111 Può veramente l’arte teatrale interagire positivamente all’interno dei diversi contesti sociali? E se sì, come? Questo l’interrogativo a cui tenterà di rispondere MITOS, Meeting Italiano di Teatro Sociale che, per il quarto anno consecutivo, si svolgerà a Lucca da giovedì 25 a domenica 28 agosto. L'evento, che vede numerose compagnie provenienti da tutta Italia riunirsi nel centro storico della cittadina toscana, è organizzato dalla locale compagnia teatrale Empatheatre, la Compagnia dei Salvastorie con il patrocinio dell'associazione nazionale delle Compagnie di Playback Theatre Humus, della Provincia di Lucca e del Comune di Capannori.

MITOS affronta un tema particolarmente importante perché fare teatro sociale non significa solamente fare cultura. Questo tipo di teatro nasce da una necessità reale dell’individuo di esprimere, di condividere e di essere riconosciuto che nel teatro è diventata ormai un’operazione culturale automatica e forse, un po’ vuota. Ecco perché il teatro sociale rappresenta uno strumento di approccio alle problematiche relazionali, psicologiche e del disagio sociale in genere.

Sviluppandosi fuori dai luoghi convenzionalmente deputati allo spettacolo, in contesti di forte disagio, nelle periferie, a contatto con la disabilità, con le problematiche psichiatriche, in carcere o nelle comunità, il teatro sociale è ben lontano dall’essere una cruda spettacolarizzazione e si rivolge in genere a persone che non hanno l’obiettivo di diventare attori ma che trovano nel teatro l’occasione per dar voce alle proprie paure, ai propri vissuti, ai propri interessi e bisogni.

Anzi, nel corso degli ultimi anni, grazie anche ad artisti come Danio Manfredini, Pippo Delbono o Armando Punzo che da vent’anni lavora con i detenuti del carcere di massima sicurezza di Volterra, il teatro sociale si è fatto strada nella sensibilità comune proprio attraverso la coraggiosa messa in scena della marginalità.

Come nelle passate edizioni, sono tantissimi gli iscritti a MITOS che potranno partecipare ai vari laboratori in programma: un Laboratorio di Playback Theatre per principianti o esperti, un Laboratorio di base sul Teatro dell’Oppresso e uno di Introduzione alla Drammaterapia. Sono previsti, inoltre, alcuni brevi laboratori della durata di mezza giornata, all’interno dei quali verrà fornito un assaggio di altre tecniche di teatro sociale.

La sera, invece, presso l’auditorium di San Micheletto e per tutta la durata del Meeting, verranno proposti spettacoli ad ingresso libero: giovedì 25 agosto, dopo la presentazione del Meeting e i saluti degli enti patrocinanti, si esibirà la compagnia organizzatrice  con Ricostruire la società. Il gruppo lavora dal 2003  utilizzando varie tecniche di teatro sociale, fra cui proprio quella del Playback Theatre, che consente di mettere in scena, tramite precise modalità e tecniche di improvvisazione, le storie che il pubblico racconta. Scopo di questo tipo di performance è quello di restituire alle persone la dignità che meritano in quanto testimonianza del comune essere umano.

Venerdì 26 sarà la volta della compagnia di Teatro Sociale della Coop. Crea di Viareggio con il nuovo spettacolo Segni mentre sabato 27 si svolgerà Fondazioni: conferenza partecipata e laboratorio aperto sui temi della Costituzione italiana e della Cittadinanza Attiva, a cura della Coop. Giolli di Parma, specializzata nelle tecniche del Teatro dell'Oppresso (un sistema psico-sociale teorizzato da Augusto Boal che mette in connessione le difficoltà psicologiche dei soggetti coinvolti con un più ampio spettro di oppressione sociale e culturale).

La giornata finale di domenica 28 Agosto sarà riservata a una riflessione comune sull’arte del teatro sociale, per mezzo di una tavola rotonda dal titolo “La Costituzione del/nel Teatro Sociale”.