Libri. Canale Mussolini: un saggio storico dagli onori sociologici

di Vinicio Marchetti

Antonio Pennacchi, vincitore del Premio Strega 2010, realizza un’opera d’altri tempi. Un romanzo storico che, mai come ora, appare attuale e dinamico. (Vinicio Marchetti)

canalemussolini

La descrizione di Canale Mussolini, capolavoro di Antonio Pennacchi e vincitore del Premio Strega 2010, ha nel suo percorso un’infinita presenza di dossi da superare.

Questa opera, edita da Mondadori, è come se racchiudesse in se mille altre sfaccettature. Ognuna di queste degna rappresentante del periodo storico cui si fa portavoce. Forse, tra le tante scelte che Pennacchi mette a nostra disposizione, quella del saggio storico appare come la più verosimile e adatta per descrivere il suo libro.

Canale Mussolini, a tratti, potrebbe essere visto come un’accurata descrizione dell’architettura degli anni 30. Oppure una desueta analisi sociologica dell’epoca, fino ad arrivare ai ricami d’amore, tanto per una donna quanto per la propria famiglia. Amore inteso come un culto, muta forma destinata a sovvertire i propri connotati col trascorrere degli inverni.

Il fascismo come dentata e vorace ancora di salvezza. Il fascismo che è madre amorevole e feroce aguzzino. Il fascismo unico punto fermo di un lavoro letterario poliedrico e complesso.

Dal punto di vista strettamente tecnico, Canale Mussolini non è un’opera accessibile a tutti. Il corpo è coraggioso e figlio di labirintici percorsi umanistici. La descrizione del testo è lucida e oggettiva. Un meraviglioso ed esemplificante biglietto da visita di Canale Mussolini è, senza ombra di dubbio, la profonda bibliografia che è il cuore e il corredo del romanzo.

Questo libro, con certezza, è destinato ad abitare le librerie dei cultori delle opere italiane d’autore per molto e molto tempo.