CIRCOMONDO: Festival internazionale di circolo sociale

di Claudia Capece

Dal 5 all’8 gennaio va in scena negli spazi della Fortezza Medicea il festival Circomondo dedicato ai giochi di strada di Italia, Argentina, Brasile e Palestina per la difesa dei diritti dei “bambini di strada”. (Claudia Capece)

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Si terrà a Siena il festival internazionale dedicato al circo sociale. Quattro giorni ricchi di seminari, proiezioni, mostre, spettacoli e laboratori ludici mirati a favorire l’inclusione di giovani socialmente emarginati e per combattere il fenomeno del disagio giovanile, dello sfruttamento del lavoro minorile e della violenza sessuale.

Circomondo nasce dall’esperienza che l’associazione Carretera Central ha maturato nell’ intervento specifico sul circo sociale quale metodo di integrazione sociale con il Circo De Todo Mundo, in Brasile.

Ha come obiettivo quello di utilizzare l’arte circense per dare la possibilità ai ragazzi di strada di esprimere la loro creatività e per combattere l’esclusione e la violazione dei diritti dell’infanzia.

Si pensi che circa 150 milioni di bambine nel mondo, il 14% della popolazione infantile, sono vittime di abusi sessuali ogni anno, come pure il 7% dei maschi, ossia 73 milioni di bambini. Sono dati allarmanti, che ci lasciano ammutoliti ma che allo stesso tempo devono far riflettere sulle conseguenze che ne derivano.

circomondo_immagine_3I problemi psicologici che conseguono da una situazione di maltrattamento/abuso sono principalmente sfiducia nel prossimo, sviluppo morale inadeguato, attitudini aggressive, disordini dell’identità che conducono ad un generale disturbo dello sviluppo i cui effetti persistono nell’età adulta.

“Il modo migliore di fermare la violenza è - come afferma l’Oms Europa - fermarla prima che avvenga, investendo nei programmi di prevenzione.”
Ed è proprio sulla prevenzione che Circomondo punta i suoi riflettori.

Oltre ad un modello pedagogico/educativo Circomondo è anche un’opportunità per conoscere e far conoscere altre realtà a fuori della nostra, parteciperanno, infatti, giovani artisti provenienti dall’Argentina, Brasile e dal Medio Oriente.

Un’occasione da non perdere, per raccontare ed ascoltare storie di un mondo che molto spesso fingiamo di vedere e di conoscere.