Dopo Guida Merliani ora tocca a Fnac. La spada di Damocle pende sulla cultura al Vomero

di Vinicio Marchetti

Le principali librerie del quartiere napoletano sono in ginocchio. Che ne sarà dei dipendenti? (Vinicio Marchetti)

FNAC “Oltre 40 anni di attività, di storia, di passione e di lavoro lasciano un ricordo profondo. Dopo 40 anni Guida Merliani smette perché il fitto è troppo alto, ma la nostra storia continua con Guida Portalba”. Questo è l’enorme cartellone che campeggia davanti a ciò che fu una delle più antiche librerie del Vomero. Guida Merliani, ormai, appare come uno spento cantiere di lavori in corso che, in un prossimo futuro, presumibilmente, ospiterà l’ennesimo fast food o catena pseudo-alimentare. Il fitto mensile è aumentato in maniera insostenibile e, di conseguenza, per i dipendenti di Via Merliani si è profilato il consueto destino di chi, ormai, vede sparire tutte le opportunità di lavoro.

Il presidente del Comitato Valori Collinari ha così commentato: “Scompare un pezzo di storia del Vomero. Qui si sono formate e incontrate tante generazioni e molti hanno avuto modo di farsi conoscere presentando lì i loro lavori”.

Come se non bastasse, poi, ad allungare il filone della “cultura che se ne va” arriva anche la notizia di una prossima chiusura di Fnac. Un esercizio che, ormai, era diventato uno dei luoghi più amati dai giovani e un concreto luogo di tranquillità e svago per le famiglie. Il “piano di risparmio di 80 milioni di euro” che l’azienda francese ha annunciato, ha fatto sobbalzare dalla sedia i dipendenti della sede di via Luca Giordano. Anche in questo caso, i primi a trovarsi in difficoltà saranno proprio loro e, crisi o non crisi, a pagare sono sempre le classi lavoratrici più deboli. In soccorso dei dipendenti si sta studiando un piano che prevede l’assimilazione con MediaWorld che ne diverrebbe padrone dei locali, ma al momento sono solo delle ipotesi.

La domanda sulla bocca di tutti è una sola: cosa ne sarà della cultura al Vomero?