Libri. Io e te, Niccolò Ammaniti, dagli albori della vita, ne studia i conflitti

di Vinicio Marchetti

Lo scrittore romano porge al suo pubblico un’opera da leggere tutta d’un fiato. (Vinicio Marchetti)

io-e-te-niccolo-ammaniti Affrontare il discorso del disprezzo verso i propri (giovani) coetanei è un argomento che, spesso e volentieri, conduce a pensieri triti e ritriti. Una sorta di zuppa riscaldata psicologica cui tutti, prima o poi, riempiono la propria scodella. Con il talento che gli è pregno, Nicola Ammaniti riesce a rendere profondamente intrigante il ben noto e semplice la complessità che ne scaturisce. Stiamo parlando, ovviamente, di Io e te, edito da Einaudi 2010.

La trama è molto semplice. Lorenzo, un introverso quattordicenne, si avvia a trascorrere in latitanza la sua settimana bianca. Un mondo privato in cui saranno ammessi soltanto romanzi horror, cibo preconfezionato e litri di Coca Cola. La nevrosi del giovane, infatti, l’ha condotto a un virulento odio nei confronti dei suoi coetanei, acerrimi nemici. A sconvolgere il piccolo universo, sarà Olivia,una ragazza che, irrompendo nel suo bunker, strapperà il velo di difficile adolescenza del ragazzo.

«E poi, io odiavo le fini. Nelle fini le cose si devono sempre, nel bene o nel male, mettere a posto. A me piaceva raccontare di scontri tra alieni e terrestri senza una ragione, di viaggi spaziali alla ricerca del nulla. [...] Mi faceva impazzire, quando vedevo un film, che papà e mamma stessero sempre a discutere della fine, come se la storia fosse tutta lì e il resto non contasse nulla».

Pochi autori contemporanei riescono a trattare il romanzo breve con la bravura di cui è capace Ammaniti. L’animo umano, come un libro aperto dalle chiare lettere, viene descritto con lucida spontaneità.

Evidente, poi, la ricerca del paesaggio contemporaneo in tutta la sua forza. Tra le pagine di Io e te, probabilmente, viene a mancare soltanto l’ironia che ha caratterizzato le sue prime opere e, a dire il vero, l’opera un po’ ne risente.

Poco male, se si prende atto della bravura dell’autore nel trattare un argomento profondamente complesso e delicato come la ricerca dell’approvazione.

Ammaniti, ancora una volta, si conferma uno scrittore attuale e ferocemente al passo con i tempi.