Insolita “musica”

di Roberta Albano

Online il riscatto del suono. (alr)

museum_of_endangered_sounds Cosa hanno in comune il rumore del mangianastri per musicassette e la carriera discografica di John Peel? In apparenza nulla. Di fatto, però, sono entrati a pieno titolo nel web sotto la categoria “particolarità” del web.

Basta un click sul sito savethesounds.info per ascoltare una – per ora ristretta – gamma di suoni finiti nel dimenticatoio. Proprio così, suoni, che riguardano oggetti più o meno tecnologici dei quali oggi si sono perse le tracce (il ticchettare del telefono a disco nella composizione del numero telefonico, oppure la melodia di apertura del gioco giapponese Tamagotchi). Brendan Chilcutt,il creatore del sito, è seriamente intenzionato ad incrementarne la consistenza entro il 2015, e nel frattempo aspetta suggerimenti e consigli per poter soddisfare la memoria uditiva dei suoi sostenitori!

Ed ora l’altro originale sito web, quello su John Peel. Presentatore radiofonico, disk jockey e giornalista, Peel è stato una delle voci più conosciute della BBC e più influenti della musica Inglese dal 1967 al 2004, anno della sua morte. Una vera e propria leggenda, i cui programmi radiofonici hanno ospitato i nomi più famosi del panorama musicale mondiale per decenni. E proprio per il suo pubblico è nato il John Peel centre for creative arts, ad opera dei familiari, un centro dedicato a lui e alle sue passioni. Tra le pagine del sito si apre un vero e proprio studio interattivo da disk jockey thespace.org/items/s000004u in cui sono caricati i video, le foto, gli show radio, i blog, e si possono consultare oltre 26000 LP e 40000 45 giri. Ovvero, l’intero archivio di dischi in vinile di John Peel.

Per una volta, nella battaglia dei sensi, è l’udito che vince sulla vista.