Europa e imprese: c'è bisogno dei giovani

di Anna Laudati
Al via la prima settimana delle PMI e il programma Erasmus per imprenditori (di Monica Scotti)

erasmus.jpgNon si fa che ribadire che l’Europa sta ormai sperimentando la crisi economica nella sua interezza. Tra allarmismi e speranza, tuttavia, sembra non essere scomparso lo spirito di iniziativa in quanto, proprio a Bruxelles, cuore della Comunità europea, si è scelto di dare spazio a una nuova campagna per la promozione dello spirito imprenditoriale: dal 6 al 14 maggio, infatti, è stata celebrata la prima settimana europea delle PMI (Piccole e Medie Imprese).

L’iniziativa, coordinata dalla Direzione Generale Imprese e Industria della Commissione europea, vuole contribuire a informare gli imprenditori sulle tutele e il supporto che vengono loro garantiti a livello europeo, nazionale e locale, ma, soprattutto, aspira ad essere un modo per incoraggiare i potenziali nuovi imprenditori a dare concretezza alle loro ambizioni. L’Europa non brilla infatti nelle statistiche che trattano di aspirazioni professionali in ambito imprenditoriale: solo il 40% dei giovani sembra essere interessato a un lavoro autonomo. Troppe le incognite e troppi i rischi.

Ed ecco che, per rafforzare un settore, quello delle medie e piccole imprese, che forniscono quasi i 2/3 degli attuali posti di lavoro in Europa, si deve tendere una mano ai media e ai giovani. Se da un lato si lancia il primo Video Award per registi a cui si chiede di dare forma allo spirito imprenditoriale sullo schermo (la premiazione si è svolta il 6 maggio nel Museo Reale delle Arti e della Storia di  Bruxelles), dall’altro si da visibilità ad un’iniziativa sostenuta dall’EuroChambers (associazione che raccoglie oltre 1200 Camere di Commercio e dell’Industria in Europa) e ribattezzata “Erasmus per giovani imprenditori”.

Il programma di scambio, che è finanziato dall’Unione Europea e coinvolge i 27 Paesi membri (info. a  www.erasmus-entrepreneurs.eu), permetterà a giovani che vogliono diventare imprenditori di lavorare, per un periodo della durata massima di sei mesi, a stretto contatto con un imprenditore esperto in un altro paese europeo e imparare a gestire competitività, internazionalizzazione e start-up aziendale. Chi accederà al programma (giovani alle prime armi o imprenditori che non abbiano iniziato la loro attività più di tre anni fa) riceverà un contributo finanziario da parte dell’Unione Europea per i costi di viaggio e alloggio all’estero, oltre alla possibilità di formarsi all’estero. Nel biennio 2009-2010 dovrebbero essere organizzati complessivamente 870 scambi