Scambieuropei.com: come viaggiare a costo 0!

di Giuseppina Ascione

Al grido di "Scambieuropei: partire, studiare, lavorare in Europa e nel mondo", Stefano, l'ideatore del più noto sito internet italiano di scambi interculturali, invita tutti a fare le valigie e partire! (Giuseppina Ascione)

 

Scambieuropei1

Come e quando nasce Scambieuropei?
Il progetto Scambieuropei nasce circa due anni e mezzo fa, a Roma. Ero appena tornato da uno scambio interculturale realizzato nella parte kurda della Turchia, vicino l’Iraq. Un’esperienza fantastica, sia dal punto di vista umano che formativo, che mi ha toccato profondamente. Dato che ero venuto a sapere per caso dell’esistenza di questa opportunità, una volta tornato a casa iniziai a informarmi sul funzionamento di queste realtà, che permettono ai ragazzi di vivere un’esperienza multiculturale con lo scopo di promuovere la cittadinanza europea e confrontarsi con altri giovani su un tema di interesse comune. Mi si è aperto un mondo. Servizio Volontario Europeo, training course, scambi interculturali, solo l’Agenzia Nazionale Giovani con il programma Youth in Action offriva moltissime opportunità di cui ignoravo l’esistenza. E poi progetti Leonardo, occasioni di lavoro, concorsi internazionali, stage formativi: tante possibilità a livello europeo, ma poca visibilità. Troppo poca. Bisognava fare qualcosa. La scarsa diffusione, il desiderio di poter condividere con gli altri quest’emozionante esperienza vissuta e il rammarico per non aver scoperto prima queste occasioni, mi hanno dato lo spunto per realizzare una pagina web in cui quotidianamente vengono inserite tutte le opportunità di mobilità europea presenti in Italia. Un servizio efficace, rapido e diretto, senza preamboli, né registrazioni. Tante le occasioni presenti, quasi tutte con copertura finanziaria parziale o totale: attività da pianificare, per le quali ci si deve candidare, ma anche molte opportunità per partecipare a progetti last minute. Ad esempio, se qualcuno volesse partire tra un paio di settimane per passare sei mesi in Danimarca, con un pizzico di fortuna sulla nostra pagina riuscirebbe a trovare l’occasione giusta. E questo vale anche per uno scambio di una settimana in Polonia, o per un training course di dieci giorni in Macedonia. Ovviamente senza spendere nulla, o quasi. Spesso, quando seleziono le notizie da pubblicare, mi viene voglia di lasciar perdere tutto, prendere e partire. Se non lo avessi realizzato io, probabilmente sarei il primo lettore di Scambieuropei.com.

Scambieuropei2Negli ultimi anni cresce sempre di più nei giovani l'esigenza di trascorrere un periodo della propria vita all'estero, quali sono le formule di mobilità maggiormente richieste, e quali i paesi prescelti?
Effettivamente in un momento come questo un’esperienza all’estero è praticamente fondamentale. Da un parte l’Italia non offre grandi opportunità per i giovani, dall’altra il mercato e la globalizzazione ci impongono la conoscenza di almeno un’altra lingua, e la crescente coesione europea ci spinge a prendere parte ad un disegno più ampio di quello nazionale. Per questo un’esperienza formativa all’estero, sia essa lavorativa che di studio o volontariato, risulta essenziale in termini di realizzazione personale e professionale. Le formule di mobilità più richieste sono quelle del lavoro e dello stage retribuito. La possibilità di intraprendere un’esperienza formativa in campo professionale, affinare la lingua e riuscire a guadagnare qualcosa o perlomeno a coprire tutte le spese del caso, sembra l’obiettivo di molti degli utenti di Scambieuropei. Molto richiesti anche gli scambi interculturali, esperienze più brevi (in media una settimana) ma non per questo meno intense delle altre. Anche il Servizio Volontario Europeo, che permette ai giovani di passare un periodo medio-lungo all’estero lavorando in progetti sociali in cambio di vitto, alloggio e un rimborso spese mensile, in quest’ultimo periodo manifesta particolarmente interesse.

Dovendo fare un bilancio, com'è cresciuto, o com'è cambiato, il sito in questi anni? Se e quanto i social network hanno contribuito al suo sviluppo?
Scambieuropei è nato come blog su wordpress. Siamo partiti da zero, senza business plan né investimenti in denaro. Solo passione, voglia di fare, e tanto, tanto impegno. Io e Federico (la persona che insieme a me ha realizzato tutto ciò), abbiamo creduto molto in questo progetto e ora siamo una realtà importante, che realizza mediamente 3.000 visite uniche al giorno e su facebook è seguita da circa 17.000 persone, numero in continuo aumento. La nostra forza sta nel fatto che forniamo un servizio utile senza chiedere nulla in cambio: la gratuità è la nuova frontiera che sta inseguendo la rete. Facebook e gli altri social network ci hanno aiutato moltissimo, soprattutto all’inizio, per farci conoscere. Poi la qualità del servizio, la disponibilità nei confronti degli utenti (rispondiamo a ogni singola richiesta di informazione e cerchiamo di aiutare chiunque ci contatti) e la serietà del nostro lavoro, hanno fatto il resto.  Il nostro limite è quello finanziario. Le pubblicità presenti nella pagina e il servizio traduzioni che abbiamo attivato l’anno scorso e che sta riscuotendo un notevole successo grazie all’ottimo rapporto qualità /prezzo, non sono ancora sufficienti a garantirci una retribuzione dignitosa. Ma stringiamo i denti e teniamo duro. Confidiamo sugli utenti, sulla campagna soci. Loro, i nostri lettori, sono i veri proprietari di Scambieuropei. Il progetto è nelle loro mani. Se credono che il servizio sia utile ce lo dimostreranno, diventeranno soci dell'associazione e faranno in modo che questa nuova realtà giovane, senza raccomandazioni, lontana da clientelismi e compromessi continui a resistere, e si possa reggere sulle proprie gambe.

Credi che Scambieuropei.com stia realmente facilitando i giovani italiani a muoversi in Europa e nel mondo?
La settimana scorsa ero a Bruxelles, a trovare un'amica trasferitasi lì per motivi di studio. Stiamo bevendo una birra al bancone di un pub mentre parliamo un po' di noi, del lavoro, dell'università. Ad un tratto un ragazzo seduto vicino a me si intromette nella nostra conversazione. “Anche voi italiani?”. Si inizia a parlare del più e del meno, dell’Italia, del Belgio, della differente qualità della vita, ecc. Quando, dopo una decina di minuti, gli chiedo come abbia scovato l’interessante stage per il quale è venuto a stare a Bruxelles, lui mi risponde: “C’è questa pagina web, scambieuropei.com, dove due mesi fa ho trovato….”. Piccole soddisfazioni.

logo_nuovo_scambi

Scambieuropei.com, consigli per l'uso:
Il sito nasce per dar voce alle numerose possibilità di mobilità giovanile presenti sia a livello europeo che extraeuropeo. Opportunità di lavoro all’estero, borse di studio, attività di volontariato e scambi interculturali sono solo alcune delle innumerevoli modalità che permettono di viaggiare e di fare esperienze all’estero nell’ambito di programmi europei o attraverso le offerte di imprese e associazioni che hanno bisogno di nuove forze. La pagina web  è suddivisa in sette categorie: lavoro, stage, concorsi, volontariato, studio, scambi interculturali e cultura, ognuna delle quali aggiornata con tutte le proposte di mobilità esistenti sul panorama nazionale. Nella homepage confluiscono le ultime notizie appartenenti a tutte le categorie, mentre nelle pagine statiche (presenti nella barra in alto) sono inseriti i servizi del gruppo Scambieuropei, tra cui la traduzione di curriculum vitae, e vengono descritti i fini del progetto.

È possibile visitare Scambieuropei al sito www.scambieuropei.com o su Facebook attraverso www.facebook.com/pages   

Per qualsiasi info, curiosità o chiarimento, Stefano e Lorenzo risponderanno all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

(foto: Archivio personale di Stefano)