Napoli. CUNTO: una reta attiva per la creatività urbana

di Anna Laudati

Al nastri di partenza CUNTO, il progetto sulla creatività urbana che conta di riqualificare la zona orientale di Napoli grazie all’azione delle giovani energie di cui la città è tanto ricca. Amesci, tra i partners del progetto. (Andrea Pellegrino)

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CUNTO è il nome di un progetto che sta per “Creatività Urbana Napoli Territorio Orientale”, ma vuole dire anche “racconto”, a significare un'opera estesa di riqualificazione, attraverso la creatività giovanile urbana, che si svolge come una narrazione per figure e per colori sul territorio e con la compartecipazione attiva della comunità civile, soprattutto i giovani, della VI Municipalità della Città di Napoli, nei quartieri di Ponticelli, Barra, San Giovanni. Con il contributo della Fondazione Vodafone Italia ed il patrocinio del Ministro della Gioventù, il progetto vuole quindi stimolare la rilettura cosciente e l'esperienza espressiva del proprio spaccato urbano da parte delle giovani generazioni che lo abitano e che lo vivono; un'area difficile, a rischio, ex-industriale, che tuttavia sta ricevendo attenzioni pubbliche e private di buon auspicio nei termini massimi di riqualificazione strutturale e rigenerazione sociale. 

CUNTO si sviluppa soprattutto grazie ad una fittissima rete di relazioni fra piccole e grandi organizzazioni, istituzionali e non, che operano a Napoli da molti anni: dal Comune di Napoli all’Arcidiocesi, da INWARD al Centro Servizi al Volontariato, dall’associazione di promozione sociale AMESCI alla giovane casa editrice Ad Est dell’Equatore, dall’Associazione Studenti napoletani contro la camorra alla Fondazione Valenzi ed a diverse Università campane e non. Insomma tantissime energie in campo per riqualificare la periferia est di Napoli. CUNTO non è un progetto isolato nel deserto; al contrario, si pone anche sull'abbrivo delle future imprese pluriennali di trasformazione urbanistica che già prevedono la realizzazione da sempre attesa di centri residenziali, professionali, commerciali e del tempo libero. Il progetto è facilmente riassumibile in quattro obiettivi, in altrettante espressioni: riqualificare la periferia; valorizzare la creatività urbana; coinvolgere i giovani locali; produrre una ricerca scientifica dedicata a tale complesso inedito di azioni sinergiche, contestuali, armoniche.

Per riqualificare una periferia, anche in senso espressivo e pittorico, occorre preparare un piano di riqualificazione, studiare e mappare il territorio e giungere ad una cartografia delle aree verticali tecnicamente disponibili, così da produrre dei risultati concreti, delle superfici ridipinte. Se si desidera, come in questo caso, adottare a tal fine la creatività urbana, ossia il fenomeno dei graffiti nella sua espressione legale, occorre interagire con soggetti attivi in questo ambito in accordo con gli enti pubblici, che solitamente patiscono il vandalismo che di frequente al fenomeno stesso si lega. Esistono tre Associazioni per la Creatività Urbana (ACU) su Napoli e provincia, tra le ventiquattro censite in dodici regioni italiane fino ad ora. Le ACU sono le nuove organizzazioni no-profit specializzate in progetti di creatività urbana che si esercita solo sui muri autorizzati. Il risultato di tale sinergia tra ACU e cartografia territoriale sarà una costellazione iniziale di nove riqualificazioni su 19 kmq mappati. 

Tanti i partner del progetto, ognuno dei quali si sta impegnando per dare il proprio contributo per la realizzazione del progetto. Il Comune di Napoli ha deliberato una grande murata per le creazioni urbane partecipate dai giovani del territorio, in una nuova piazzetta intitolata alla Legalità, a San Giovanni a Teduccio, e l'esercizio di individuazione di sponsor secondo una prima delibera (n.176 del 5/2/2010) per il progressivo lavoro di riqualificazione in area e su altre Municipalità della Città di Napoli. Le nove murate autorizzate, corrispondenti ad altrettanti eventi pubblici, potranno essere registrate in questa cornice amministrativa: una sui temi della legalità, quattro sui temi dell'identità locale, tre come prodotto degli altrettanti corsi nelle scuole ed una a carattere religioso, il tutto operando, come detto, anche nel Laboratorio Sociale che si attiverà nel Centro. La citata delibera comunale autorizza il Comune ad avvalersi dello strumento della sponsorizzazione per l'intervento di privati nelle attività di manutenzione ordinaria o straordinaria di parte del bene comune, come aiuole, giardini e via elencando.

INWARD ha stretto un accordo con l'Assessorato al Decoro ed Arredo Urbano secondo cui, a fronte di una ricognizione progressiva delle aree urbane verticali (grandi murate) in tutta la città di Napoli, l'ente si impegna, attraverso l'attuazione della delibera e a mezzo pubblicazione del bando, a trovare sponsor che possano partecipare alla riqualificazione delle murate che, tra quelle censite e cartografate, si deciderà in primis di ridipingere. Si pensa che, con modiche somme economiche, si possano riqualificare aree significative. Per quanto riguarda la Murata della Legalità, si bandirà un concorso ad inviti, rivolto alle ventiquattro ACU italiane; la giuria sarà costituita dai partner istituzionali locali; saranno invitati, tra gli altri, il Prefetto di Napoli e il Ministro della Gioventù; verrà adoperata per la realizzazione della murata, per la prima volta, pittura al fluoro cosiddetta anti-graffiti, allo scopo di rendere eterno il disegno (secondo scheda tecnica dello sponsor del materiale) così come eterno si desidera che resti il messaggio. La pittura è prevista nella seconda metà di luglio, a conclusione della prima ampia fase di progetto.

L'Arcidiocesi di Napoli, riprendendo un progetto condiviso sulla creazione di un circuito di murales evangelici su strutture poste nelle tredici ripartizioni curiali e partendo proprio dal Nono Decanato, quasi coincidente con il territorio in parola, ha attivato la locale Pastorale Giovanile sui messaggi di cui i singoli territori hanno bisogno, così da permetterne, a fine sessioni di incontro presso le parrocchie segnalate e dopo la partecipazione dei ragazzi al Laboratorio Sociale (come per i ragazzi delle scuole) l'illustrazione su muro grazie al lavoro dei giovani creativi urbani. Ad esempio, se durante gli incontri si registra che il territorio ha bisogno di un grande messaggio di Misericordia, allora, avendo quest'ultima esplicitazione anche nella parabola del Figliol Prodigo, i ragazzi studieranno sia il contesto urbano dove poterla esprimere sia le svariate interpretazioni pittoriche o grafiche che di essa sono state rese nei secoli da pittori o disegnatori, al fine di isolare i nuclei visivi essenziali e discuterli con i creativi urbani al momento dell'impaginazione della scena su muro.

La vita stessa del Laboratorio Sociale, predisposto a finalizzare i lavori iniziati nelle scuole, negli oratori e nei luoghi di aggregazione giovanile segnalati dalla VI Municipalità e quindi da dipingere sulle strutture murali autorizzate, corrisponde all'impegno delle Associazioni per la Creatività Urbana di Napoli, cui verrà favorita ineditamente la formazione gratuita di cui hanno bisogno per specializzarsi nella progettazione culturale, anche ai fini stessi del Laboratorio. Infatti, CSV Napoli oltre a contribuire economicamente al progetto mediante erogazione di servizi diretti, attiverà il primo Corso di Formazione per Operatori di Creatività Urbana, rivolto alle Associazioni per la Creatività Urbana di Napoli, dal titolo “La creatività urbana come progetto di utilità sociale”, per una durata complessiva di cinque mesi, che precedono naturalmente i tre mesi di realizzazioni murali.

AMESCI, associazione di promozione sociale a vocazione giovanile tra le più note d’Italia, parteciperà, con proprie risorse, aderendo al progetto per sei anni come responsabile del coordinamento delle azioni di mediazione urbana e partecipazione sociale, costituendosi fulcro relazionale tra la cabina di regia generale del progetto e tutti i luoghi aggregativi dei giovani sul territorio; insieme al CSV Napoli garantirà quindi una quota di sostenibilità e la massima presa sul sociale - obiettivo fondamentale - da parte del progetto nel suo intero.

L’Università degli Studi di Roma "La Sapienza" (Facoltà di Scienze della Comunicazione) imposterà un’inedita metodologia di ricerca, eseguirà il monitoraggio delle azioni e lancerà il Centro Studi sulla Creatività Urbana (già delibera CdF 2 aprile 2009); le Università "Suor Orsola Benincasa" (Facoltà di Scienze della Formazione e U.R.I.T. Unità di Ricerca sulle Topografie Sociali) e "Federico II" (Facoltà di Sociologia e Facoltà di Architettura, Corso di Laurea UPTA Urbanistica Paesaggio Territorio Ambiente e Laboratorio finale Trasformare il Territorio), hanno deliberato altrettanti Gruppi di Ricerca per un anno accademico di studio dell'innovativo coinvolgimento dei giovani alla vita dei quartieri attraverso la riqualificazione della periferia a mezzo creatività urbana, rilasciando coppie di stagisti a turno nello spazio del Centro Territoriale destinato a Centro Studio. In sintesi, l'U.R.I.T. rileverà la percezione che dal punto di vista della Città si è radicata dell'ambito periferico in oggetto, Architettura eseguirà rilievi, mappe tematiche e proiezioni cartografiche, Sociologia eseguirà interviste audiovisive e sperimenterà indagini etnografiche sulla comunità locale durante il progetto, "La Sapienza" attiverà il Centro Studi, imposterà la metodologia generale, coordinerà i tre Gruppi di Ricerca, relazionerà scientificamente questi ultimi alla cabina di regia generale, organizzerà convegni e conferenze, pubblicherà atti finali.

Ad Est dell'Equatore, neonata casa editrice diretta da giovani con sede sul territorio della VI Municipalità, ha aderito al progetto CUNTO per farne un “racconto” e commissionerà a cinque giovani scrittori di Napoli Est parti di un’unica storia ambientata per spazio e tempo nello svolgimento stesso del progetto, raccontando, così, tutto il senso del miglioramento e della rigenerazione, della speranza nel recupero e nel futuro comune. Il libro sarà a firma di un autore immaginario (ad esempio un tale Rosario Cunto), cui corrisponderanno gli scritti dei cinque giovani scrittori. Questi valori saranno infine disseminati, donando tutte le copie del racconto alle centinaia di giovani coinvolti, affinché agli stessi possa rimanere non solo un simbolo collaborativo del percorso intrapreso, ma anche un riscontro letterario di quanto in corso sul territorio, visto che le illustrazioni a quanto scritto saranno le murate in istrada. Inoltre, sul sito del progetto sarà aperto uno spazio in cui saranno invitati gli stessi giovani protagonisti del progetto intero a scrivere un proprio pensiero, racconto, storia o altro, così da immaginare una moltiplicazione reale degli intenti rigenerativi del libro verso i giovani.

 

Leggi gli altri articoli sul progetto CUNTO:

- Parte "CUNTO": Murales e graffiti per riqualificare la zona orientale di Napoli

- Napoli. La Creatività urbana come progetto di utilità sociale