Giovani Volontari nell’era moderna

di Gianfranco Mingione

Quando s’incappa nella galassia volontariato si trova veramente di tutto, anche molto ma molto associazionismo fatto di uomini soli al comando, finta partecipazione e giovani usati come macchinette per fabbricare propaganda e soldi in maniera facile. Stavolta però incontriamo Pasquale Antonio Riccio, un giovane, uno dei tanti, la maggioranza per nostra fortuna, che fa dell’attività di volontariato un’arma di cooperazione di massa. (Gianfranco Mingione)

PasqualeARiccio

Essere volontari oggi non è roba da poco. In un mondo spesso frenetico, superficiale e fatto di superfluo, ritrovare e ritrovarsi assieme ad altri per il bene comune, per la sua tutela e promozione è opera davvero eroica. Gli eroi, come i santi, sono fatti di carne e ossa e possiamo esserlo noi tutti, anche con azioni quotidiane, apparentemente semplici o scontate. Molti sono i casi negativi, di falsi eroi e santi, di gente che predica bene e razzola male creando associazioni che hanno ben poco a che vedere con l’associazionismo puro, chiaro, corretto e partecipato. Così come per fortuna molti sono i casi positivi, di persone come Pasquale Antonio Riccio, giovane napoletano, che dedica da diversi anni del tempo ad attività volontarie. Pasquale è uno di quelli che lo fa per passione, per libera scelta. Ed è questo che oggi raccontiamo: la sua scelta che è poi quella di altre tantissime persone in Italia e nel mondo. Un modo per far capire che il meglio del nostro futuro è già nel nostro presente.

Pasquale Antonio Riccio. Sono ormai diversi anni che impiego molto del mio tempo libero ad attività di volontariato nel campo della prevenzione medica, dell’animazione per bambini svantaggiati e per tutte altre attività che in vari momenti ho svolto con spirito di servizio e solidarietà verso il prossimo. Credo che il volontariato sia una grande risorsa per le comunità locali e per l’intero sistema paese per molteplici motivi, in quanto rappresenta: - un’esperienza educativa in una società sempre più senza bussola e in cui soprattutto i giovani si sentono spaesati e privi di riferimenti valoriali. Il volontariato aiuta a mettersi in gioco al servizio degli altri e a fare comunità nel segno della comprensione dell’altro e anche di una più corretta e giusta dimensione di sé stessi; - in un momento storico particolare, in cui alle crisi culturali si accompagna anche un diffuso smantellamento dello stato sociale, la sussidiarietà rappresenta un serio sostegno alle amministrazioni locali che in molti casi trovano nelle associazioni di volontariato una valida alternativa per garantire servizi che sempre più spesso non sono più garantiti ai cittadini in difficoltà.

Nel corso della mia esperienza oltre ai bellissimi momenti passati con nuovi e vecchi amici al servizio degli altri posso dire di aver vissuto anche dei dispiaceri dovuti alla constatazione che purtroppo, talvolta, il volontariato viene svolto solo a parole e si tramuta in un’azione volta al lucrare sui fondi pubblici senza realizzare nulla di quanto viene “progettato”. Queste esperienze creano diffidenza nella gente e credo che siano un fattore pericoloso e disgregante per le società umane, grandi o piccole che siano.
Tuttavia penso che un’esperienza di volontariato vada sempre fatta nella vita perché ci restituisce l’esatto valore delle cose e può spalancare ai nostri occhi una visione del mondo, dei rapporti interpersonali molto più umana e meno legata all’utile.{jcomments on}