I giovani italiani e le start-up: una strada lastricata da successi

di Lorenzo Quilici

Molti giovani italiani sfidano la crisi ancorandosi al mondo del web: le nuove imprese della rete stanno diventando uno dei motori più efficienti dell’occupazione. (Lorenzo Quilici)

start_up_team Non si contano le start-up che negli ultimi anni hanno visto come protagonisti nostri connazionali espatriati per lo più negli Stati Uniti, vera e propria patria per tutti coloro che vogliono tentare il successo grazie ad idee innovative legate alla rete. Un esempio su tutti è il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg.

Quali sono le qualità che accomunano questi “start-upper?” sicuramente l’inventiva e la creatività, il coraggio di rischiare e una buona dose di fiuto per gli affari. Una persona che incarna tali qualità è senza dubbio l’italiano Antonio Tomarchio che ha vinto a dicembre scorso un premio internazionale grazie alla sua invenzione Beintoo, una nuova community ideata per coloro che sono appassionati di applicazioni per lo svago e il gioco ondine, sia sul computer che sul cellulare. La particolarità di Beintoo sta nel fatto che esso permette di guadagnare moneta virtuale, traducendola in sconti reali da spendere nei negozi partner.

Un altro giovane che sta cavalcato l’onda del successo in questo settore è Marco Magnocavallo, fondatore di Principia, il quale si definisce un imprenditore seriale, un product manager ed un esperto di nuove tecnologie. A proposito della necessità degli investimenti, egli ritiene che nel corso di quest’anno in Italia gireranno più soldi. Tale denaro però deve essere investito nel migliore dei modi attraverso piani credibili e prototipi con qualche metrica interessante. Ovviamente l’elemento principale è crederci e aver voglia di fare.