Davide Rossi (Lega Nord Liguria): “La politica non è lontana dai giovani, ma è passato il messaggio sbagliato della politica come sinonimo di malaffare”

di Lorenzo Quilici

I concetti che ispirano il suo operato politico sono il rispetto delle idee altrui, la concretezza e l’ascolto del territorio. (Lorenzo Quilici)

davide_rossi Abbiamo intervistato Davide Rossi, genovese 32enne, leader del movimento giovanile della Lega Nord nel capoluogo ligure, nonché consigliere del Municipio Centro-Ovest.

Perché i giovani di oggi, al contrario di te, percepiscono la politica molto lontana dalla loro quotidianità?
Io non credo che i giovani percepiscano la politica lontana, io quotidianamente mi confronto o addirittura mi capita di sentirli parlare tra loro sul treno, in facoltà o al bar di politica e con una certa cognizione di causa, li sento di dibattere di debito pubblico, immigrazione, tasse e lavoro. Quello che invece noto è una certa rassegnazione sul fatto che la politica, intesa come istituzionale, sia in grado di dare soluzioni  concrete ai problemi, è passato il messaggio sbagliato che la politica convenzionale sia sinonimo di malaffare, maneggi e interessi personali, cosa vera in parte, forse per creare nuovo interesse si dovrebbe seriamente cambiare legge elettorale, preferenze, limite massimo di due mandati è una quota fissa garantita di under 40 nelle liste dei candidati.

Quali sono i tre concetti (idee, valori) che sono alla base del tuo impegno politico?
I tre valori che sono fulcro del mio impegno sono il rispetto reciproco delle idee, non concepisco l' avversario come un nemico, si può partire da idee diametralmente opposte mediando per arrivare alla risoluzione concreta di problema o al centrare un obbiettivo, nel mio Municipio (Centro Ovest), dove sono Capogruppo da un po' di anni, anche su temi spinosi come l'immigrazione, il problema dei campi rom abusivi, abbiamo sempre trovato soluzioni condivise, si mediava durezza e rispetto umano. Il secondo valore è la concretezza, avere uno o più obbiettivi, porsi una tempistica per raggiungerli e saper documentare come si sono raggiunti o perché sono falliti. Terzo il concetto di territorio, io mi sento portavoce delle istanze della gente del mio territorio e da quel binario non posso trascendere.

Come un movimento giovanile come quello che tu guidi riesce a far politica nella Regione dove la media anagrafica della popolazione è la più alta in Italia?
La Liguria è una terra complicata e Genova con le sue mille sfumature amplifica esponenzialmente le difficoltà di un movimento giovanile come I Giovani Padani a operare per le idee che si prefigge, nonostante ciò riusciamo a organizzare due iniziative a settimana in ogni provincia, sui reali problemi che un under 30 non vuol più subire: caro libri, tasse universitarie sempre più esose, il diritto del posto di lavoro sul proprio territorio, in Liguria più del 35% dei giovani emigrano a lavorare in Piemonte, Lombardia, Veneto e all' estero, proprio perché non esiste una progettualità di Regione Liguria al fine di garantire un futuro certo ai nostri giovani, che mio giudizio passa dall' investimento dei proventi tributari sul territorio in settori quali la ricerca, la tecnologia, il turismo e la promozione locale.

La situazione politica italiana è piuttosto confusa ed in divenire. Riusciranno i giovani ad essere maggiormente rappresentati nelle prossime elezioni, considerando che in questa legislatura sono meno di 10 i parlamentare over 30?
Me lo auguro, anche se sono sempre più convinto che chi è incollato alla poltrona di tutti i partiti politici da decenni, difficilmente si farà da parte a favore della giovane rappresentanza, quindi consiglio ai giovani e... a me stesso, di essere attivi verso i cittadini, a documentarsi sui problemi del territorio, cercando di essere sempre preparati, di frequentare le sedi e le attività dei partiti politici facendo militanza e a imporsi quando necessario in modo netto, nessuno ti regala nulla.