“Io voglio restare”: il grido di una generazione che crea il cambiamento

di Francesca Elia

Lo scorso 25 Ottobre è partita la campagna “Io voglio restare”, promossa da associazioni, comitati e attivisti d’Italia: un progetto che ha come fine il rinnovamento del Welfare State italiano, per creare, o ritrovare, un paese in grado di offrire una degna esistenza lavorativa e sociale. (Francesca Elia)

io_voglio_restare Disoccupazione, precariato, cervelli in fuga queste le problematiche che da tempo affliggono l’Italia, dove prendere una Laurea non corrisponde a trovare una giusta offerta lavorativa. “Più di un Italiano su tre, tra i 18 e i 24 anni è senza lavoro, e negli ultimi 5 anni sono stati persi 1,5 milioni di posti di lavoro tra gli under 35. La disoccupazione giovanile cresce tre volte più velocemente di quella complessiva, con picchi che superano il 50% per le donne nel Mezzogiorno. I pochi che lavorano, se non sono in nero, sono costretti a destreggiarsi tra i vari contratti precari, senza alcuna tutela”. Poche righe estrapolate dall’appello ufficiale (integralmente leggibile sul sito www.vogliorestare.it) che danno un senso chiaro al titolo-affermazione “io voglio restare”! Lasciare la propria città spesso diventa quasi un obbligo e non più una semplice scelta; delle volte, però, anche per andare via è necessaria una base economica, che molti giovani italiani oggi non hanno, con genitori in cassa integrazione è difficile ricevere un sostegno familiare.

E allora si alza un grido generazionale che il 10 Novembre partirà con il “Laboratorio di idee”(in occasione inoltre del Social Forum),  un primo incontro per concretizzare la voglia di rinnovamento di cui si fa portavoce questa campagna, momento di confronto e dibattito tra i vari under 35 che stanno aderendo all’iniziativa. Sapere,Welfare, Lavori e Innovazione, queste le tematiche principali di cui si parlerà. Il messaggio lanciato è chiaro: se lo Stato non agisce si attivano i giovani che, nonostante le macerie che li circondano c’è ancora una speranza che li mette in moto.