Guida agli stage in Europa

di Lorenzo Quilici
L’Isfol ha pubblicato il “Manuale degli stage in Europa”: un compendio d’oro per tutti coloro che vogliono avventurarsi professionalmente oltre confine. (Lorenzo Quilici)

manuale_dello_stage_isfol I giovani italiani rispetto ai loro coetanei delle altre nazioni europee risentono di un forte gap: la mancanza di stage all’estero. A fronte di un tasso di disoccupazione giovanile del 35%, solo il 2% degli studenti ne ha effettuato uno. Davvero poco se tale percentuale viene comparata con l’11% dei croati, il 9% degli olandesi, l’8% dei tedeschi. Dunque le potenzialità di questo strumento non sono state ancora del tutto sfruttate nel nostro paese.

Per rimediare a questa situazione, che lascia la gioventù italiana indietro rispetto ai tempi e alle dinamiche globali del mercato del lavoro, l’Isfol (Istituto per lo sviluppo della formazione) ha pubblicato una guida dal titolo “Manuale dello stage in Europa”  (scaricabile gratuitamente dal sito www.isfol.it). La guida, presentata a Verona lo scorso novembre durante un workshop di JOB&Orienta, rappresenta uno strumento fondamentale di orientamento ed è rivolto ai giovani in cerca di un’esperienza lavorativa oltre i confini nazionali. In essa vengono date informazioni su ben 31 nazioni, che aiutano a sapersi districare in modo agile “fuori casa”, a contattare le aziende giuste, a predisporre la documentazione indispensabile e conoscere meglio il posto di destinazione.

Qual può essere la via migliore per prepararsi ad affrontare uno stage in Europa? Secondo questo manuale, in primis è bene informarsi sulle varie opportunità e sulle fonti disponibili: dai programmi europei alle organizzazioni internazionali, dalle associazioni studentesche internazionali ai siti web specializzati. Inoltre è necessario preparare alla perfezione i propri “biglietti da visita”: sia la lettera di presentazione sia l’Europass Curriculum Vitae, corredato di certificati e diplomi.