Voto degli studenti Erasmus: il Governo dice no

di Lorenzo Quilici

25 mila studenti all'estero impossibilitati a votare: ieri il Governo ha chiuso definitivamente la questione, nonostante i moniti dell’Europa. (Lorenzo Quilici)

erasmus_voto Ormai da alcuni giorni tiene banco la spinosa questione degli studenti Erasmus impossibilitati a votare. Infatti, gli studenti italiani in Erasmus sono circa 25 mila: essi si trovano in tutte le nazioni europee ed in particolare circa 7 mila in Spagna, 3 mila in Francia, 2 mila nel Regno Unito e in Germania.

A causa dell'altissimo costo dei voli, tornare in Italia il 24 e 25 febbraio si rivelerebbe davvero proibitivo, considerando anche il fatto che le borse di studio non sono particolarmente laute. Inoltre, per poter votare all'estero è necessario essere iscritti alle liste dell'Aire (Anagrafe Italiani Residenti all'Estero), e ciò non è possibile per chi sta all'estero per meno di un anno, come gli studenti che svolgono il progetto Erasmus. Quindi moltissimi dei nostri connazionali (25mila è una cifra considerevole, se si pensa che le elezioni del 2006 furono vinte dal centrosinistra proprio per 25mila voti in più del centrodestra) non potranno esprimere il proprio voto.

Il Governo italiano è subito intervenuto, anche dopo varie sollecitazioni politiche, tra cui quella dell'ex Ministro della Gioventù Giorgia Meloni che ha chiesto di permettere agli studenti di ottenere tariffe agevolate sui biglietti aerei, per ovviare a queste vera e propria lacuna di democrazia. Così nei giorni scorsi il premier Mario Monti ha sollecitato i ministri degli Esteri e degli Interni per trovare una soluzione: " Bisogna fare tutto il possibile per consentire il voto".

Ma è di ieri la brutta notizia: si è riunito il Consiglio dei Ministri che ha posto fine alla questione: gli studenti in Erasmus non potranno votare all’estero. Il nodo insuperabile sta nella mancanza di tempo, nella scarsissima praticabilità e nei dubbi di carattere costituzionale. Inoltre è stata anche esclusa la possibilità di agevolare il ritorno in Italia attraverso sconti aerei.

Dalle pagine di Facebook (''Studenti italiani che non potranno votare alle prossime elezioni'') da cui era partita la protesta si legge: ''Le motivazioni che ci sono state date a noi sembrano piu' che ragionevoli: non e' possibile riuscire a garantire il voto a tutti in tempi cosi' brevi e non e' corretto operare ulteriori discriminazioni. Ci sentiamo comunque in dovere di ringraziare per l'attenzione che ci e' stata dedicata, anche perche' e' utile sottolineare che il nostro problema era a monte. Cosa vuol dire cio'? Vuol dire che il problema e' la nostra legge elettorale che esclude ampie fasce della popolazione, esplicitamente o implicitamente. La nostra battaglia per i diritti non si ferma qui''.

Critiche dal mondo politico per la decisione del governo: il vicepresidente del Parlamento europeo, la deputata romana Roberta Angelilli, ha commentato che l’esclusione al voto è stata un’occasione persa.