I giovani a Berlino per l’occupazione giovanile

di Redazione

Dopo l’incontro con Letta, i Giovani europei incontrano Shulz e Barroso. (Redazione)

logo_forum_nazionale_giovani Berlino, 3 luglio 2013 – Dopo l’incontro dello scorso 14 giugno con Enrico Letta, in occasione del vertice intergovernativo tra i Ministri delle Finanze e del Lavoro di Francia, Germania Spagna e Italia, i giovani europei volano a Berlino per incontrare Martin Schulz, Presidente del Parlamento Europeo e Manuel Barroso. Presidente della Commissione Europea.

Il Forum Nazionale dei Giovani Italiano e le delegazioni dei Consigli Europei di Francia (le Conseil National de la Jeunesse - CNJ), Germania (Deutscher Bundesjugendring - DBJR) e Spagna (Consejo de la Juventud de España - CJE), insieme alla piattaforma europea dei consigli giovanili lo European Youth Forum proseguono il loro percorso di incontri in parallelo con i summit europei al fine di affrontare il problema della disoccupazione giovanile e trasmettere le istanze delle giovani generazioni ai rispettivi governi.

Giuseppe Failla, Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani commenta: “Valutiamo positivamente l’accento che il Presidente Letta e i Governi Europei hanno posto ancora una volta sull’urgenza e sulla centralità delle politiche a favore dei giovani per il futuro dell'Italia e dell'Europa. La strada indicata dal Consiglio dei Ministri italiano sulla riforma del Lavoro in Italia và nella giusta direzione, ma sono ancora molte le azioni da intraprendere. Il decreto, infatti, interviene sulla fascia 18-29 anni. Esiste però nel nostro Paese un’altra grande emergenza: quella dei giovani over30 che hanno esordito nel mercato del lavoro all'affacciarsi della crisi e sono stati i primi a subirne gli effetti. Bisogna, dunque, pensare a interventi specifici anche su questa fascia, che altrimenti rischia di essere penalizzata ancora una volta, sia per l'assenza di politiche mirate, sia per il potenziale dumping che si andrebbe a creare con i più giovani".

Sul documento redatto dai giovani si legge come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro abbia calcolato che per arginare la perdita di 150 miliardi di euro causata dalla disoccupazione giovanile, siano necessari 21 miliardi di euro l'anno. Pertanto, il sostegno finanziario concesso pari a 6 miliardi di euro a livello europeo non è all'altezza della sfida.

Continua Failla: "Il Consiglio europeo non è riuscito a fornire un piano finalizzato alla creazione di crescita e di nuove opportunità di lavoro per i giovani. Anche se utili, i provvedimenti approvati al vertice appaiono al di sotto delle aspettative. L'attuale mancanza di investimenti nelle giovani generazioni è costosa, e sia le istituzioni europee che gli Stati membri dovrebbero invertire la tendenza: le giovani generazioni non sono categorie da proteggere ma risorse su cui investire al fine di garantire la crescita a lungo termine.”

Scarica il documento