Il Comune di Napoli scende in campo contro il gioco d’azzardo patologico

di Katia Tulipano

Stamattina, venerdì 21 febbraio, nella Sala della Giunta di Palazzo San Giacomo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del programma integrato di interventi contro il gioco d’azzardo patologico. (Katia Tulipano)

conferenza_stampa L’Assessore al Lavoro e alle attività Produttive, Enrico Panini, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Giovanili, Alessandra Clemente ha illustrato gli interventi che verranno messi in campo dal Comune di Napoli per arginare l’emergenza sociale legata al fenomeno della ludopatia.

L’istituzione di una “Consulta cittadina permanente sul gioco d’azzardo”, la predisposizione di un Regolamento comunale che introduca una serie di divieti circa l’esercizio del gioco d’azzardo, sono solo alcune delle misure che la giunta De Magistris adotterà contro la ludopatia.

“Il Comune di Napoli non vuole stare a guardare e scende in campo contro il gioco d’azzardo patologico che ha assunto i connotati di una vera e propria emergenza sociale: solo nel 2011 sono stati giocati sul territorio regionale 9 miliardi di euro in una città dove vi sono 2000 esercizi che ospitano slot machine, spesso con infiltrazioni della criminalità organizzata – così l’Assessore Panini spiega le motivazioni di questo programma di interventi contro la ludopatia -. Fuori slot machine e sale da gioco dai locali di proprietà del Comune e delle nostre partecipate e promozione di un tavolo di lavoro per diffondere la cultura della moderazione e dell’utilizzo consapevole delle slot machine, a partire dalle categorie a rischio, i giovani in primo luogo, attraverso interventi di prevenzione rivolti agli studenti delle scuole medie superiori.”

“Questa è un’iniziativa che si occupa dei giovani da più punti di vista: quello della prevenzione, del protagonismo, ma soprattutto rappresenta un’azione che mira a depurare il mercato del lavoro nella nostra città” - così l’Assessore Clemente commenta il programma presentato da Panini “Sono veramente entusiasmata perché qui con noi ci sono realtà associative importanti come Amesci, Libera e Consorzio Mediterraneo sociale che stanno portando avanti un percorso di sensibilizzazione sul territorio napoletano rispetto al tema del gioco d’azzardo patologico. La loro presenza è la dimostrazione che il nostro assessorato ha attuato un lavoro di ascolto delle istanze che vengono dalla città e dei bisogni che la attraversano”.

Sono intervenuti, tra gli altri, la Lega delle Autonomie, ASL, Guardia di Finanza e Monopolio di Stato.