In Sicilia un “piano giovani” da 100 milioni di euro

di Katia Tulipano

La Regione Sicilia scende in campo contro la disoccupazione giovanile. (Katia Tulipano)

regione_sicilia “Piano giovani” è un progetto della Regione Sicilia finanziato con risorse statali di provenienza comunitaria che rimette in circolo una parte dei fondi bruciati da centinaia di enti fantasmi nel settore della formazione e che consentirà di investire cento milioni di euro per favorire l'occupazione dei giovani siciliani under 35 e la nascita di nuove imprese giovanili.

“Finalmente i giovani possono 'creare lavoro' e non chiederlo - ha dichiarato l’Assessora alla Formazione, Nelli Scilabra -Questa è la mia risposta alla mia generazione”.

Secondo le stime dell’assessorato alla formazione saranno oltre mille le nuove attività imprenditoriali che potrebbero sorgere grazie agli incentivi proposti dal bando e più di duemila progetti imprenditoriali saranno ammessi alla fase di “accompagnamento alla progettazione di impresa”. Inoltre, duemila giovani potranno richiedere un sostegno economico per partecipare a percorsi di tirocinio e 400 a quelli di apprendistato.

Il piano si divide in cinque priorità di intervento.

La prima riguarda l’inserimento negli studi professionali di giovani professionisti laureati per i quali è obbligatorio svolgere un periodo di pratica: ad essi sarà corrisposta un’indennità di 300 euro al mese purché il professionista titolare dello studio, un avvocato, un commercialista, un ingegnere, partecipi con altre 100 euro mensili. Altri 18 milioni sono invece destinati ai giovani laureati per l’avvio di studi professionali.

La seconda prevede fondi per giovani che vogliano svolgere tirocini o periodi di formazione nelle imprese.

Altri tre milioni sono previsti dalla terza priorità, ossia il rafforzamento dell’apprendistato di giovani tra i 18 e i 29 anni di età presso aziende o università.

Inoltre il piano stanzia importanti incentivi per le imprese che assumono giovani. Mentre due milioni serviranno per contrastare la dispersione scolastica

La misura “Prima impresa giovani”, infine, rappresenta la fetta più grossa del Piano (31 milioni di euro stanziati) è rivolta ai giovani che vorranno avviare un'attività in specifici settori. In particolare, utilizzando i beni confiscati alla mafia. I contributi vanno fino ad un massimo di 20.000 euro per progetti di lavoro autonomo e 20 mila euro per ogni socio di cooperative sociali.