Ilo: 74,5 milioni di giovani under 25 disoccupati nel mondo

di Katia Tulipano

Oggi l'Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro), l'Intergruppo Giovani del parlamento europeo, l'Intergruppo giovani del parlamento italiano, hanno organizzato un incontro alla Camera dei deputati per parlare di «Garanzia giovani». (Katia Tulipano)

parlamento_italiano 74,5 milioni di giovani under 25 disoccupati nel mondo. E’ la fotografia che emerge dall'ultimo Rapporto Ilo sulle tendenze globali dell'occupazione nel 2013 facendo riferimento ai dati Istat. In Italia la disoccupazione giovanile ha raggiunto il picco del 42,4% per la fascia d'età 15-24, mentre nell'Ue 28 avrebbe raggiunto quota 23,4%. La situazione in Italia peggiora in regioni come Sicilia e Calabria nelle quali, quasi un giovane su due è disoccupato.

La medicina che dovrebbe curare questo malessere generalizzato dovrebbe arrivare i primi di maggio, con l’attuazione della “Garanzia Giovani”, il piano europeo per il sostegno all’occupazione giovanile per assicurare transizioni veloci dai percorsi scolastici e universitari formali al mondo del lavoro e dallo stato di disoccupazione e NEET a quello di studente, lavoratore e/o imprenditore.

“La garanzia giovani rappresenta un'innovazione importante nelle iniziative europee di sostegno alle politiche giovanili e siamo convinti della necessità di attuarla tempestivamente in tutti gli stati membri, puntando sulla qualità delle opportunità offerte ai giovani e al potenziamento del sistema dei centri per l'impiego” - così Rebecca Taylor, vice presidente dell'Intergruppo giovani del Parlamento europeo, che continua - “Allo stesso tempo è indispensabile che alla garanzia giovani si accompagnino politiche importanti per la creazione di occupazione, senza le quali qualsiasi politica”.

“La Garanzia Giovani non è la bacchetta magica – ha aggiunto la presidente  dell’Intergruppo giovani del parlamento italiano, l’on. Anna Ascani - ma un segnale di attenzione straordinario che, non a caso, viene proprio dalle istituzioni europee”.  La Ascani ha le idee chiare su come agire: “Dobbiamo lavorare insieme per monitorare le modalità di attuazione del programma, partecipare alla promozione e aiutare il governo e le regioni a fare di esso uno strumento efficace” conclude la presidente.