L’Emilia Romagna investe sui giovani: dal 27 luglio al via il bando sulle politiche giovanili

di Redazione

La Regione Emilia Romagna vara il nuovo piano delle politiche giovanili che interviene su Informagiovani, spazi di aggregazione, YoungER card ed animatori socioculturali.

emilia romagna giovani

Il nuovo bando regionale, che parte il 27 luglio e si concluderà il 10 settembre, prevede un incremento di fondi di 240mila euro rispetto al 2015, arrivando così a quota 640mila. Tra le novità: un percorso di formazione in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia, oltre a un nuovo portale web delle politiche giovanili. Dunque, si prosegue lungo una strada che si è dimostrata virtuosa nel 2015 in cui il bando ha coinvolto 759 soggetti del territorio e 85mila giovani in 31 progetti, per 400.000 euro.

Il bando è rivolto alle Unioni di Comuni ed i Comuni capoluogo di provincia. Nello specifico, 400.000 euro sono destinati al sostegno di progetti legati a inserimento dei giovani all'interno del mondo del lavoro, promozione dell'aggregazione giovanile, della cittadinanza attiva e responsabile e della cultura della legalità, valorizzazione di azioni di comunicazione/informazione nell'ambito degli Informagiovani.

Lo studio con l'Università di Modena e Reggio Emilia sarà un percorso di analisi e confronto che si svilupperà in tre fasi, tra la fine del 2016 e l'inizio del 2017. La prima riguarderà, nel particolare, la realtà degli Informagiovani e sarà propedeutica ad un sostanziale e necessario progetto di innovazione di questo strumento. In una giornata laboratoriale verranno illustrati i risultati di una consultazione regionale che partirà nei prossimi giorni e interesserà sia le ragazze e i ragazzi dell'Emilia Romagna iscritti alla YoungERcard che altri che saranno coinvolti attraverso differenti canali, sia gli amministratori emiliano-romagnoli. Il confronto servirà a progettare nuovi strumenti di comunicazione, app dedicate e nuovi servizi da offrire ai giovani.

Nella seconda fase saranno invece protagonisti gli Spazi di Aggregazione Giovanile. Si discuterà del loro ruolo sul piano nazionale e locale e si confronteranno modelli di gestione e sostenibilità al fine di far emergere quelli più efficaci ed efficienti. Infine, è previsto l‘approfondimento sulla figura professionale degli educatori socioculturali presenti negli spazi di aggregazione, sul loro ruolo e sulle nuove competenze necessarie.

Il percorso, frutto anche di un percorso di condivisione, ascolto e confronto svolto dall'assessore Mezzetti con gli amministratori locali e con gli operatori, sarà caratterizzato, in tutte le sue fasi, grazie alla collaborazione dell'Università, da una metodologia laboratoriale, con il contributo di facilitatori, esperti, amministratori, con l'obiettivo di condividere sia le buone pratiche che le criticità presenti nella progettazione e gestione delle politiche giovanili territoriali.