Giovani scoperte. Sui passi della via Flacca

di Anna Laudati
Esplorando  una delle riviere più belle e selvagge d’Italia (di Gianfranco Mingione)

riviera_dulisse_1.jpgLa giornata ideale per percorrere questa splendida strada statale è di certo un giorno come il lunedì; un giorno in cui tutto l’universo umano ancora sonnecchia e lentamente prende corpo e vita. Partire al mattino presto e ritrovarsi lungo la Flacca a scoprire questi panorami inaspettati è qualcosa di unico e imperdibile. Ci troviamo nella parte meridionale della Provincia di Latina ed il pezzo di territorio che attraversa questa strada inizia nella città di Terracina, antica porta di confine fra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio,  e attraversa i comuni di Fondi, Itri, Sperlonga, Gaeta e Formia.

Può dirsi, però, che il percorso sicuramente più affascinante e ammaliante, sia dal punto di vista paesaggistico, sia dal punto di vista panoramico e della conformazione geo-fisica del territorio, inizia proprio a Sperlonga. Vedere questa piccola cittadina dai bianchi muri delle antiche case è come catapultarsi in una casbah bianca, con angoli e scorci indimenticabili che danno al visitatore dei punti di vista su un mare splendido. Soprattutto nei tramonti infuocati d’estate. Ma ancor più interessante è perdersi fra i suoi stretti vicoli e piazzette così come scendere lentamente sulle sue spiagge e godere del suo mare pulito e accogliente. Da non perdere la villa dell’Imperatore Tiberio i cui resti affiorano lungo il litorale e le torri cinquecentesche d’avvistamento costruite per difendere la città dagli attacchi marini. Lasciata Sperlonga, la Flacca mostra dopo una prima curva uno dei tratti stradali certamente più belli del nostro paese. 

 

Le sue dolci curve accompagnano il visitatore e dietro ad ogni tornante, nelle poche piazzole di sosta, la natura rilascia agli occhi dei viaggiatori squarci di paradiso terrestre. Questa è la terra dove le montagne cadono a picco sul mare e con tutta la loro forza rocciosa s’immergono in piccole baie fatte di sabbia bianca e fine, con un mare chiaro e lucente. Potrà apparire difficile scendere in spiaggia, soprattutto nei periodi di alta stagione come luglio e agosto, sia per la conformazione fisica di questa costa, sia perché la maggior parte del tratto di costa è gestito da privati e  la discesa è, quindi, a pagamento. Ma i giovani non disperino. Anche per loro c’è una chance e una possibilità di trascorrere una giornata in un posto così bello. La prima spiaggia accessibile e non a pagamento, tranne il parcheggio, è sita alla piana di Sant’Agostino e proseguendo lungo la strada, negli ultimi cinque-otto  chilometri di costa, si  hanno due accessi in quello che è il tratto forse più spettacolare e anche per questo meno accessibile della costa. Ai trecento gradini è possibile scendere in spiaggia con due euro circa, mentre è alla spiaggia dell’Ariana, baluardo di verde, spiaggia e mare incontaminato che si trova un’unica discesa libera fra le molte a pagamento. Il consiglio più importante: arrivare molto presto al mattino vista la penuria di parcheggio consentito solo nelle piccole piazzole di sosta libere e non a pagamento). Vale la pena di sostenere un piccolo sforzo per scendere al mare: all’arrivo in spiaggia lo scenario  è fatto di macchia mediterranea che si abbarbica sulle pareti rocciose della costa, spiaggia fine e un mare che regala giochi di colore incantevoli.

 

Purtroppo, anche qui, la sporcizia portata dall’uomo, alle volte, lascia  a desiderare.La strada si chiude a Gaeta, antica città di mare e avamposto militare molto importante del Regno delle due Sicilie, che sorge nel golfo omonimo ed è a 80 chilometri da Napoli. Qui ci si accorge subito dell’accento e della lingua che lentamente abbraccia il parlato campano.  Il borgo antico di Gaeta custodisce monumenti importanti che arricchiscono il patrimonio storico-artistico di questa splendida cittadina. Si può lasciare la macchina lungo la parte bassa della città e proseguire a piedi incamminandosi fra le vie del centro storico che costeggiano la  Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano, il Tempio di San Francesco, il Santuario della SS. Trinità (detto anche "Santuario della Montagna Spaccata" dove è possibile ammirare la Grotta azzurra della Montagna Spaccata) e il Castello Angioino – Aragonese. La visita ideale potrebbe concludersi qui, magari ammirando lo sciogliersi placido di un tramonto marino di suprema bellezza da uno dei molti scorci panoramici cittadini. E’ un esperienza di viaggio di certo da non perdere. Alcuni siti legati alla Riviera d’Ulisse.Comune di Sperlonga: http://www.comune.sperlonga.lt.it/main.phpProloco di Gaeta:http://www.prolocogaeta.it/http://www.rivieradicirce.it/