Un questionario per combattere la Camorra
(di Alessandro Etzi)
Contro un male come la camorra, che ha purtroppo radici profonde nella società partenopea, la repressione si è dimostrata solo una delle soluzioni, che non deve essere slegata dalla comprensione delle dinamiche economiche e sociali del fenomeno. Proprio per favorire un intervento sociale sui giovani della città, spesso manipolati dai malavitosi più affermati e in cerca di un presunto guadagno facile, nasce il Questionario Anticamorra, parte integrante delle campagne dell’Associazione Studenti Napoletani Contro la Camorra.
Nata come movimento spontaneo nel 1985, l’Associazione ha negli ultimi anni ampliato le attività sul territorio, organizzando incontri con gli studenti delle scuole medie e superiori con le forze dell’ordine e i rappresentanti di quello Stato che spesso viene ritenuto assente in questa città.
“Il Questionario Anticamorra, giunto alla sua settima edizione, è solo una parte delle attività dell’Associazione” spiega il VicePresidente dell’associazione Gaia Trunfio, “ma è fondamentale per comprendere cosa pensano i giovani napoletani del fenomeno e dei personaggi che compongono il sistema Camorra.
Le risposte spesso lasciano l’amaro in bocca, ma è solo conoscendo quali sono le falle del sistema e qual è la percezione che i ragazzi hanno di determinate tematiche che si può pensare di combattere seriamente la camorra. Quest’anno il questionario è stato, per la prima volta da quando viene proposto, diffuso anche tra i volontari del Servizio Civile di numerose regioni italiane, e tra gli studenti delle università campane, aggiungendo anche domande sul pentimento dei malavitosi e sulla merce contraffatta.
Il questionario sarà disponibile fino al 31 agosto sul sito www.amesci.org per chiunque voglia compilarlo e dare così ad un piccolo grande segnale contro la camorra.