Cnesc: oltre 20.000 firme per salvare il servizio civile. L’appello a Napolitano

di Gianfranco Mingione

La raccolta firme della Cnesc, per la campagna “Basta Schiaffi ai giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale”, ha raggiunto quota 22.893 adesioni. Tutti sembrano uniti per una missione che appare sempre più difficile: salvare il servizio civile. (Gianfranco Mingione)

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Salvaguardia del servizio civile. Verrebbe da pensare che tale esperienza, nonché importante istituto repubblicano, atto a formare nei principi e valori della cittadinanza attiva i giovani italiani, sia paragonabile ad un’animale in via d’estinzione, uno fra i tanti di questa post modernità così rischiosa.
Rischiosa perché fatta di tagli indiscriminati e appelli della società civile che rimangono sovente inascoltati. Come quelli della Cnesc, Conferenza nazionale degli enti di servizio civile, che da diverso tempo ricorda la gravità della situazione in cui versa il servizio civile: “Noi – afferma Primo Di Blasio, presidente della Cnesc - crediamo nel servizio civile come diritto per i giovani, come esperienza di crescita umana e professionale, di cittadinanza attiva, di difesa della patria non armata e nonviolenta, di impegno per la pace.. Per questo abbiamo deciso di consegnare al Presidente della Repubblica le migliaia di firme raccolte con le petizioni a difesa del servizio civile e, con esse, tutte le nostre preoccupazioni, il nostro disagio ma, soprattutto il futuro dei nostri giovani (Fonte comunicato stampa Cnesc).

Il presidente della Cnesc, invita un altro presidente, il primo cittadino d’Italia, forte sostenitore del servizio civile, che a marzo scorso aveva dichiarato di “trarre forza, sostegno, fiducia dai giovani del servizio civile” (fonte Avvenire), alla presentazione del XII˚ Rapporto annuale sul servizio civile. Cosa ancor più importante, consegna a Napolitano, in data 6 dicembre 2010, le migliaia di firme raccolte col Forum del Terzo Settore per la campagna “Basta Schiaffi ai giovani, diamo un futuro al servizio civile nazionale”, partita qualche mese fa e sostenuta da molteplici associazioni.
La situazione è grave, ed il primo paragrafo della lettera inviata al presidente, non lascia adito a dubbi, è chiaro e oggettivo: “Negli ultimi anni - scrive Primo Di Blasio nel comunicato -, gli stanziamenti destinati al finanziamento del servizio civile nazionale hanno subito un decremento significativo passando dai 296 milioni di euro del 2007, ai 170 del 2010 e ai 112 previsti nel documento di programmazione economica per il 2011, con un conseguentemente drastico calo dei giovani avviati al servizio, passati dai 51.000 del 2007 ai 19.600 del 2010, stravolgendo lo stesso dibattito culturale su questo istituto, un dibattito - prosegue Di Blasio - che ha prodotto anche un’iniziativa del Governo e di alcune forze parlamentari per la riforma el quadro normativo” (Fonte comunicato stampa Cnesc).

Ora non resta che aspettare il pronunciamento del Colle e, nel frattempo, proseguire nell’azione di sensibilizzazione e informazione dell’opinione pubblica sulla crisi che attanaglia il servizio civile.