L’Anpas scrive a Giovanardi: “Chiediamo chiarezza sui criteri di accesso in consulta”
Dopo la lettera del presidente della Cnesc a Napolitano, è la volta dell’Anpas, che attraverso Maurizio Garotti, responsabile nazionale del servizio civile, scrive al Sottosegretario Giovanardi. Il motivo? Fare chiarezza sui metodi e criteri di accesso alla Consulta. (Gianfranco Mingione)
Un periodo di lettere, comunicati, campagne, appelli e quant’altro artificio comunicativo possibile e immaginabile per non far mancare l’attenzione su una delle attività più importanti messe a disposizione dei giovani italiani, il servizio civile.
L'Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), attraverso il suo responsabile nazionale del servizio civile, Maurizio Garotti, scrive una lettera aperta al Sottosegretario con delega al servizio civile, sen. Giovanardi. Perché? Per chiedere chiarezza sui criteri di ammissione alla Consulta degli Enti di servizio civile: “apprendiamo - scrive Garotti - della nomina, il 27 ottobre u.s., della Consulta Nazionale del Servizio Civile, una riconferma di fatto di tutti i rappresentanti degli enti e delle organizzazioni, pubblici e privati, che impiegano obiettori di coscienza e volontari del Servizio Civile Nazionale (…) senza - prosegue Garotti - voler assolutamente entrare nel merito della legittimità e delle prerogative che a Lei spettano nella composizione della Consulta, sarebbe opportuno conoscere i criteri usati per la scelta degli Enti che entrano in Consulta, poiché riteniamo altrettanto legittimo che Anpas ne facesse parte essendo da sempre Ente Nazionale che opera nel mondo dell’Obiezione di Coscienza e del Servizio Civile, con una struttura appositamente creata e dedicata al settore e che mai ha potuto prendervi parte.” (Fonte Anpas).
La lettera prosegue citando i numeri e la performance dell’Anpas, un’organizzazione, che, stando a quanto afferma Garotti, avrebbe tutte le carte in regola per sedere anch’essa, almeno una volta, in Consulta. Non resta che aspettare la risposta di Giovanardi. Di certo, non è un momento facile per il Governo e il Sottosegretario, impegnati, ogni giorno a dare risposte a problemi concreti che non sembrano trovare un sostegno economico adeguato.