di Francesco Enrico Gentile (f.gentile@serviziocivilemagazine. it)
Dal 17 ottobre anche
la Sardegna ha una legge regionale per il Servizio Civile.
E’ stata infatti approvata in Consiglio regionale una proposta di legge che prevede l’istituzione di un Servizio civile regionale, intesa come strumento di integrazione delle opportunità offerte dal servizio Civile Nazionale.
Con l’approvazione di fatto si incrementa la platea dei giovani che possono fruire dell’esperienza di servizio civile, prevedendo infatti che ai fondi destinati dall’Ufficio nazionale al finanziamento dei progetti si aggiungeranno ulteriori risorse regionali.
L’obiettivo infatti e’ di finanziare, con 3 milioni di euro, il percorso educativo di 600 ragazzi dai 18 ai 30 anni.
Una legge però che nasce come compromesso rispetto alle richieste iniziali dei promotori.
“Inizialmente la richiesta era di una dotazione di almeno 5 milioni di euro”, dichiara infatti Sergio Pisano, primo firmatario della proposta normativa.
Una richiesta fondata sui dati che lo stesso Pisani espone in maniera precisa : “Prima del 2005, degli 11 mila sardi avviati al servizio militare, mille erano assegnati al servizio civile. Oggi nella migliore delle ipotesi i giovani destinati all’impegno sociale sono solo 600, un numero inferiore ai bisogni.”Di fatto quindi la legge regionale servirà a colmare questa differenza.
Ovviamente positive le reazioni del mondo associativo sardo. Numerose infatti le dichiarazioni delle realtà sociali che operano in Sardegna, tra cui le ACLI che parlano di “una conquista per i giovani e per la società civile”