Servizio Civile. Borrelli: “La rappresentanza aiuta e arricchisce il confronto tra le parti”
Il Presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli, esprime la sua soddisfazione verso i giovani delegati per aver affrontato temi importanti e contribuito, così, alla formazione di un dibattito ampio e democratico. (Gianfranco Mingione)
“E’ importante che l’assemblea dei volontari affronti temi importanti come quelli della riforma del servizio civile, dimostrando grande attenzione all’attualità più stringente di questo mondo. In questo modo sarà più ricco il contributo che i loro rappresentanti presenti in Consulta Nazionale potranno offrire al dibattito che, troppo spesso, è animato e sostenuto nei confronti delle istituzioni dai soli enti”. Lo dichiara Borrelli, esprimendo il suo commento, in merito alle due giornate d’assemblea tenutesi a Roma lo scorso fine settimana.
Riferendosi poi a ciò che è emerso dalle votazioni dei delegati, aggiunge: “Condivido, in particolare, un punto emerso dalle loro votazioni, ovvero la scelta di non svuotare il servizio civile della sua storia mantenendo vivo il legame con il pensiero non-violento e, dunque, con la difesa non armata del Paese quale fondamento dell’istituto del servizio civile”.
E sulla riduzione dell’orario settimanale e la possibilità di elaborare progetti di servizio civile anche su periodi brevi, sulla scia di quanto già stanno facendo regioni come il Friuli Venezia Giulia e la Valle d'Aosta, afferma: “Concordo anche sul mantenimento dell’attuale trattamento economico in vista di una simile, minima, riduzione di orario settimanale. Sulla possibilità, prevista da alcune proposte di legge, di strutturare i progetti di servizio civile anche su nove mesi, in via opzionale dunque e non obbligatoria, sono convinto che rappresenterebbe una soluzione per quei tanti progetti che in taluni periodi dell’anno avrebbero meno senso, ad esempio quelli realizzati nelle scuole o quelli proposti da associazioni che non possono restare aperte per 12 mesi poiché gestite esclusivamente dai propri volontari. Se il servizio civile avesse una durata minore anche il numero dei volontari avviati, a parità di fondi disponibili, sarebbe decisamente maggiore”.
Un punto, quest’ultimo, che se sposato da tutte le regioni e dall’Unsc, potrebbe dare quel dinamismo e quella vicinanza anche ad altri tipi di settori e progetti sociali, come quelli in ambito scolastico, che oggi difficilmente possono essere realizzati con l’attuale sistema.