Unsc: il caso Bnl “un disguido tecnico”
Una breve notizia, pubblicata ieri nella home page del sito dell’Unsc, fa riferimento alla “Convenzione Bnl”, precisando che secondo la banca, la variazione contrattuale segnalata dai volontari, dalla rappresentanza e dal nostro giornale, si è avuta per un “disguido tecnico”. (Gianfranco Mingione)
Il caso Bnl aveva scatenato l’attenzione di tutti, anche della politica, con un’ultima interrogazione scritta (n. 4-04397) presentata lo scorso 19 gennaio dal senatore Iannutti (IdV) proprio in merito al cambio unilaterale delle condizioni contrattuali da parte della banca.
Oggi la situazione sembra chiudersi, secondo quanto riportato sul sito dell’Unsc: “Con riferimento alle segnalazioni ricevute da alcuni volontari sulle condizioni applicate al “Conto BNL Revolution” nell’ambito della convenzione tra la Banca nazionale del lavoro-BNP Paribas e l’UNSC del 22/10/2009, si informa che la stessa Banca ha comunicato che, per un disguido tecnico, si sono verificate delle variazioni alle condizioni riservate ai volontari in SCN e che ha già provveduto al ripristino delle condizioni di maggior favore previste nella convenzione sopra indicata”.
Successivamente viene ricordato ai volontari che la scelta del conto bancario è libera e che ognuno “ha facoltà di aderire al Conto Revolution della BNL oppure di rivolgersi a qualsiasi operatore bancario, così come ha la possibilità di segnalare gli estremi di un conto corrente già attivo purché intestato o cointestato al beneficiario dei pagamenti”.
Insomma, tutto risolto? Sul piano delle condizioni contrattuali sembra di sì, anche se rimangono i dubbi sollevati attraverso la ricostruzione fatta dai rappresentanti attraverso un articolo del nostro giornale (leggi l’articolo).
Perché che non hanno trovato risposta come il più importante, quello che affronta l’etica e coinvolge la natura valoriale del servizio civile, da noi riassunto in una domanda ben precisa: “Al di là dei vari aspetti economico finanziari del conto “Bnl revolution under 27”, perché l’Ufficio nazionale del servizio civile ha stipulato una convenzione con una delle maggiori banche armate, creando de facto un evidente questione etica per i valori di cui si fa portatore il servizio civile?"
Questa domanda l’avevamo posta al Direttore Borea e al Sottosegretario Giovanardi. Ad oggi non è ancora pervenuta una risposta.
Link correlati:
La notizia riportata sul sito dell'Unsc
Il caso Bnl: la ricostruzione del nostro giornale
L’intervento di Borea sul caso Bnl