Speciale SCM “10 anni di servizio civile”: La storia di Marco, volontario nel 2005

di Anna Laudati

"Il servizio civile mi ha proiettato in un mondo di partecipazione che non conoscevo e che mi ha completamente assorbito." Marco nel 2004 fece domanda per partecipare al servizio civile nazionale. Un'opportunità che per lui si è trasformata in lavoro, impegno e professione. (Anna Laudati)

marco_di_maro_speciale_servizio_civile

Marco Di Maro. “Un anno che ti cambia la vita”. "Ho sentito questo slogan per la prima volta in tv nell’ottobre del 2004, senza dargli troppo peso. Pensavo si trattasse di una buona opportunità per fare un’esperienza di un anno, ma che in alcun modo avrebbe potuto influenzare il mio percorso. Ho presentato la domanda per il “Progetto Agenzia” presso l’associazione AMESCI, un progetto che prevedeva appunto attività volte ad accrescere la cultura e la diffusione del servizio civile, attraverso attività di promozione culturale, front office, back office, realizzazione di pagine web, materiale informativo e partecipazione ad eventi sul territorio".

Quell’”anno” si è trasformato in professione e poi in lavoro. "Al termine del servizio civile mi sono dovuto ricredere. Ho capito che quest’esperienza non si sarebbe chiusa con la fine del progetto, mi è stata infatti data l’opportunità di continuare la collaborazione con l’associazione, con la quale tutt’oggi, a sei anni di distanza, lavoro nel settore comunicazione. Svolgo inoltre il praticantato come giornalista pubblicista con ServizioCivileMagazine di cui l’associazione è editrice. Considero quell’anno fondamentale per la mia formazione personale". 

Quello che mi è rimasto?" L’ aver avuto la possibilità di conoscere l’universo giovanile del quale i media e i giornali non parlano, probabilmente perché non fanno notizia. Ero convinto anche io che le giovani generazioni fossero soltanto quelle dei luoghi comuni, sfaccendati e indifferenti rispetto a tutto. Invece ho scoperto che ci sono tanti giovani appassionati, impegnati e pieni di iniziativa. Giovani con sogni e speranze e con il desiderio di occupare un ruolo attivo nella società". 

Un’opportunità. "Il servizio civile mi ha proiettato in un mondo di partecipazione che non conoscevo e che mi ha completamente assorbito. Mi ha dato inoltre l’opportunità di intraprendere l’attività lavorativa che ancora oggi svolgo con passione".

Tante amicizie. "Ho avuto la fortuna di entrare a far parte di un gruppo di volontari molto unito, con le mie straordinarie colleghe Cinzia, Katia e Mariella ho condiviso tutte le fasi del progetto e ancora oggi ci teniamo in contatto. Oltre a loro ho conosciuto tanti volontari di altri progetti: in particolare mi hanno colpito quelli impegnati all’estero oppure in progetti socio-assistenziali. Nutro una profonda stima per loro perché sono spinti da una motivazione molto forte e svolgono spesso attività complesse e delicate". 

Un periodo di crisi per il servizio civile nazionale. "Purtroppo oggi il servizio civile nazionale attraversa il suo momento peggiore, ogni anno diminuiscono i fondi a disposizione e sempre meno volontari hanno la possibilità di fare quest’esperienza. Penso sia assurdo che una delle poche opportunità concrete di impegno offerte ai giovani nel nostro paese venga bistrattata in questo modo. Sperando che le cose possano migliorare in futuro, buon compleanno servizio civile!".{jcomments on}