Crisi libica: I giovani in servizio civile si offrono come volontari
Verrà letto oggi nell'aula del Senato il comunicato con il quale la rappresentanza nazionale dei volontari offre la disponibilità ad attuare iniziative civili nelle zone di sbarco dei profughi. (Daniele Santuliana)
Con un comunicato che verrà letto questo pomeriggio in Senato dal sen. Enrico Musso del PDL, la rappresentanza nazionale dei volontari in Servizio Civile rende pubblica l'intenzione di “mettersi a disposizione volontariamente per interventi civili nelle zone dove avvengono gli sbarchi degli immigrati”. La proposta, che, come recita il comunicato, “parte direttamente da alcuni volontari in servizio”, è il primo esito di un dibattito interno alla rappresentanza sul modo migliore per contribuire con mezzi nonviolenti e nonarmati ad alleviare le conseguenze che la crisi libica comporta per le popolazioni interessate: i profughi provenienti dalle zone di guerra ma anche le comunità che li accoglieranno.
Varie sono le sensibilità all'interno della rappresentanza nazionale e delle delegazioni regionali, tutte però all'insegna della solidarietà con il popolo libico e con le comunità del sud Italia su cui graverà il peso dei flussi migratori. Sono già stati avviati i primi contatti fra i rappresentanti nazionali, il Tavolo Interventi Civili di Pace, la Caritas e la Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile per studiare le prime iniziative.