Germania: la leva obbligatoria va in pensione. Preoccupazione per il futuro del servizio civile
Ultima fra i grandi paesi europei, la Germania vara la riforma che sospende l'obbligo per i cittadini maschi di svolgere 6 mesi di servizio militare. Perplessità nel terzo settore per il futuro del servizio civile. E nel resto d’Europa cosa accade? (Daniele Santuliana)
Allineandosi alla maggior parte dei grandi paesi occidentali, la Germania ha varato una riforma complessiva delle sue forze armate. La nuova legge sospende a partire dal prossimo luglio la coscrizione obbligatoria e dispone la creazione di un esercito formato esclusivamente da professionisti.
La riforma, fortemente caldeggiata dall'ex ministro per la Difesa Karl-Theodor zu Guttemberg (Fonte www.corriere.it) e dalla cancelliera Angela Merkel, dispone che già a partire dal mese di marzo nessuno possa più essere costretto a proseguire i 6 mesi di servizio militare obbligatorio contro la sua volontà.
Il nuovo esercito di professionisti vedrà quindi scendere il proprio organico dagli attuali 250 mila a 185 mila unità, con un risparmio stimato per le casse dello stato di oltre 8 miliardi di euro in un quadriennio (Fonte www.unita.it). La riforma, che godeva del sostanziale appoggio dei partiti di opposizione SVP, Grüne e Linke, ha dovuto superare lo scetticismo delle componenti più conservatrici dei partiti di governo – CDU e CSU – e delle forze armate.
Lo stop al servizio militare solleva però le perplessità anche di numerosi soggetti del terzo settore, a cui verrà a mancare l'apporto degli oltre 35 mila giovani che ogni anno optavano per il servizio civile alternativo a quello militare. Il governo tedesco si propone di ovviare al problema istituendo un servizio civile su base esclusivamente volontaria, con un rimborso “premio” per chi lo sceglierà quantificato in 350 euro mensili (Fonte www.vita.it del 24 dicembre 2010).
La decisione della Germania, che era rimasto l'unico dei grandi paesi europei a prevedere la leva obbligatoria, segue di pochi mesi quella della Svezia, che nel luglio 2010 aveva pensionato il proprio esercito basato sulla coscrizione, un'istituzione nata nel 1901 e intesa come segno distintivo di una società che si proponeva egalitaria anche nella responsabilità della difesa della nazione (Fonte www.libero-news.it).
E nel resto d'Europa? Apripista nella sospensione del servizio militare obbligatorio era stato nel 1960 il Regno Unito, seguito nel 1991 e nel 1994 da Olanda e Belgio e poi, a partire dal 2000, da Spagna, Francia e Italia. Eccezioni nel panorama europeo sono rappresentate da Irlanda e Lussemburgo che non hanno mai imposto ai propri giovani l'obbligo di periodi sotto le armi. (Fonte www.west-info.eu).
A rimanere ancorato in Europa alla coscrizione obbligatoria è quindi solo un numero limitato di paesi più piccoli: Austria e Svizzera, che prevedono un servizio militare della durata rispettivamente di 6 mesi e di 4-10 mesi; in Scandinavia e fra le repubbliche baltiche permane l'obbligo di prestare servizio militare in Danimarca, Norvegia, Finlandia (rispettivamente: 4-12 mesi, 1 anno, 6-12 mesi) e in Estonia (8-11 mesi); in Bielorussia permane il servizio militare obbligatorio anche se è allo studio un servizio civile alternativo a quello militare; fra i paesi che si affacciano sul Mediterraneo spicca la situazione della Grecia, dove la leva obbligatoria può arrivare ad impegnare 12 mesi di un giovane. (Fonte http://it.wikipedia.org).
Fuori dall'Europa va infine segnalata la situazione negli Stati Uniti d'America, dove il servizio militare è svolto da volontari, uomini e donne, ma sussiste l'obbligo di iscriversi nelle liste di leva per tutti i cittadini maschi. (Fonte www.intrage.it)
Il sito del servizio civile tedesco: www.zivildienst.de
Ndr: i dati forniti da Wikipedia e altri siti indicati nell'articolo sono da considerarsi "provvisori" e suscettibili di modifiche dovuti alla costante evoluzione della disciplina in tema di servizio militare e servizio civile.
(foto: elettro-scienza.it)