Decennale del Servizio Civile: cronaca di una giornata di bei ricordi e di buoni propositi
Alla presenza del sen. Carlo Giovanardi, è stato presentato a Roma il calendario degli eventi che celebreranno i dieci anni dall'istituzione del Servizio Civile. Un momento per ricordare lo stato del servizio civile, la sua importanza e il suo presente-futuro. Mentre i rappresentanti nazionali scrivono a Napolitano su Lampedusa e dal PD e altri esponenti del terzo settore arrivano forti critiche all’attuale gestione. (Gianfranco Mingione e Daniele Santuliana)
Il Salone degli Arazzi della sede Rai di viale Mazzini a Roma ha fatto da cornice lo scorso 6 aprile alla conferenza stampa di presentazione delle iniziative organizzate per celebrare il decimo compleanno del Servizio Civile Nazionale (leggi la notizia precedente). Presenti per l'occasione il sen. Carlo Amedeo Giovanardi, Sottosegretario con delega per il Servizio Civile Nazionale, l'on. Leonzio Borea, Capo dell'UNSC, l'on. Massimo Palombi e il dott. Diego Cipriani, predecessori di Borea. Padrone di casa il dott. Carlo Romeo, rRsponsabile del Segretariato Sociale della Rai. Hanno aperto l'incontro i saluti del Direttore generale Mauro Masi, riferiti dal capo Ufficio stampa Rai Fabrizio Casinelli.
L'on. Borea ha ringraziato per la disponibilità e l'impegno profuso in questi anni dal sen. Giovanardi, “papà” del Servizio Civile. I protagonisti e i veri destinatari del Servizio Civile, ha detto Borea, sono però i volontari, quasi 300.000 mila dal 2001 fino ad oggi. Volontari che sono anche il miglior sponsor del Servizio Civile, come dimostra il videomessaggio di un testimonial d'eccezione: Luigi Buffon (leggi l'articolo).
Da Palombi, a capo dell'UNSC dal 2002 al 2006, sono arrivate le lodi per l'Ufficio nazionale, “una struttura di persone motivate che vive l'impiego pubblico come servizio al cittadino”. Palombi ha poi indicato la riduzione dei mesi di servizio da 12 a 6 come strada maestra per garantire ad un maggior numero di giovani la possibilità di vivere quest'esperienza.
Diego Cipriani, già direttore dell’UNSC dal 2006 al 2008, ha ricordato come durante il suo mandato l'Ufficio visse un momento di profonda riorganizzazione, con la delega di parte delle competenze agli Uffici regionali e provinciali.
Il Sottosegretario Giovanardi ha invece sottolineato come il Servizio Civile Volontario sia nato da un'iniziativa bipartisan, promossa da un governo di centro-sinistra e sviluppata da uno di centro-destra. L'attenzione della politica per questa preziosa risorsa della società italiana è però venuta via via scemando: giace da tempo in Senato una proposta di riforma che consentirebbe al Servizio Civile di “uscire dal guado”.
Momento importante della conferenza quando a prendere la parola sono stati gli stessi volontari. La Rappresentante nazionale Fania Alemanno ha letto alcuni estratti dalla lettera inviata al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nella lettera i volontari annunciano “la disponibilità ad offrire il proprio contributo operativo nell’affrontare la difficile situazione attuale: da una parte il Paese è impegnato in un'operazione militare e dall'altra, a causa della crisi del Nord Africa, vede sbarcare sulle proprie coste migliaia di profughi e clandestini che non riescono a ricevere un’adeguata accoglienza”. A tal riguardo il sottosegretario ha auspicato una risposta positiva da parte del presidente della Repubblica ed ha prospettato la possibilità di riproporre nelle zone di accoglienza dei profughi e dei migranti progetti specifici come quelli attivati a L'Aquila dopo il terremoto del 2009 (leggi articolo precedente).
Diversi e molto critici i vari interventi da parte di esponenti dell’opposizione e del mondo del servizio civile emersi nei giorni seguenti alla conferenza stampa. Sul quotidiano Avvenire, di ispirazione cattolica, un articolo a firma di Luca Liverani, riporta la dura risposta di Cecilia Carmassi, Responsabile nazionale politiche per la famiglia, associazionismo e terso settore del PD, che afferma: “negli ultimi anni sono più che dimezzate le risorse e quindi i posti offerti ai giovani, l'ultimo governo che ha dimostrato di crederci è il governo Prodi, mentre il Governo Berlusconi non ha fatto altro che tagliare (iniziando prima di quella crisi economica che alcuni vorrebbero usare come alibi), e lo ha fatto anche quando in parallelo trovava risorse per inventarsi una mini naja che è solo uno spreco di denaro pubblico”. La Carmassi annuncia poi che il PD “è pronto per un confronto di merito anche subito, ma chiediamo al Governo di garantire le risorse almeno per un contingente annuo di 40.000 giovani” (Fonte "Avvenire" del 7 aprile 2011).
Preoccupazione per il presente ed il futuro del servizio civile affiora anche dalle parole di Licio Palazzini, Presidente della Consulta nazionale del servizio civile, che nel commentare la conferenza stampa e le celebrazioni del decennale, non lascia adito a dubbi sulla difficoltà storica di questa importante esperienza: “Stiamo oggi celebrando un decennale nel momento più difficile da quando non solo c'è il nuovo servizio civile nazionale, ma dal 1972, da quando cioè è nato il servizio civile con la prima legge sull'obiezione di coscienza”. Il Presidente lancia anche una frecciatina agli organizzatori della conferenza stampa, durante la quale, a suo dire, la componente delle Regioni e degli enti “non è stata valorizzata”.
“Nel decimo compleanno del Servizio civile nazionale la confusione regna sovrana, mentre questa esperienza, a parole lodata da tutti, rischia di spegnersi”. Queste le parole di Massimo Paolicelli, Presidente dell'Associazione Obiettori Nonviolenti, che, in merito alle annunciate proposte di ridurre periodi e ore di servizio, afferma: “sono solo palliativi per nascondere una tragica realtà, quella del taglio dei fondi che sta togliendo l'ossigeno all'esperienza del servizio civile come voluta dieci anni fa dal legislatore per rispondere senza armi al dovere Costituzionale di difendere la Patria” (Fonte Esseciblog).
A parlare di “un brutto compleanno”, di una “situazione di immobilismo totale del settore”, è Ilaria Bugetti, Sindaco di Cantagallo e delegata ANCI al Servizio Civile. La Bugetti ricorda il periodo d’oro del servizio civile, quello del 2006-2008, quando c’è stato un forte investimento di risorse economiche che ha permesso a moltissimi giovani di prestare servizio civile: “Il sottosegretario Giovanardi afferma di essere riuscito a trovare 24 milioni di euro di risorse aggiuntive, le quali sono da suddividere in tre anni, quindi 8 milioni all’anno. Queste sono briciole in confronto al necessario. Con queste risorse riuscirà a partire pressoché lo stesso contingente dello scorso anno, ovvero circa 17mila ragazzi”.
Nel riportare la posizione dell’Anci, ricorda su cosa i Comuni si stanno battendo: “Innanzitutto le risorse adeguate, che non significa necessariamente un aumento dei finanziamenti, ma sicuramente il ripristino di quelli finora destinati. In secondo luogo, la parità di trattamento tra Comuni e terzo settore per ciò che attiene la ripartizione delle risorse. Infine un maggior controllo sulla qualità dei progetti presentati”. Cosa ancor più importante è la disponibilità dell’Anci, dichiarata per mezzo della Bugetti, ad aprire un tavolo di confronto con il Governo per affrontare i nodi cruciali del servizio civile e trovare soluzioni, “magari con la stesura di un disegno di legge condiviso” (Fonte www.anci.it).
Sarà vero? Riusciranno i protagonisti del servizio civile a sedersi attorno ad un tavolo per trovare uno stralcio di accordo che permetta a tale Istituto Repubblicano di vivere nei prossimi anni? I sogni, si sa, spesso si realizzano ed è questo quello che auguriamo al servizio civile nell’anno che ne ricorda e testimonia la sua civile e popolare importanza.
Le prime tre foto in ordine di apparizione sono state rilasciate su gentile concessione dell'UNSC