Napoli. L'Università e il Servizio Civile Nazionale a sostegno degli studenti disabili. 250 volontari in 7 anni
L'Università Federico II di Napoli accoglie ogni anno dai 20 ai 40 volontari in Servizio Civile per supportare gli studenti disabili dell'ateneo: dal 2004 i nostri giovani corrono in aiuto dei loro coetanei con grande spirito di solidarietà! E i risultati si vedono: oltre 100 studenti diversamente abili laureati all’anno. Guarda i video. (Stefania Grasso)
Per ogni studente l’inizio della vita accademica, l'iter universitario e il conseguimento della laurea rappresentano momenti di crescita molto importanti, densi di significati emotivi e di aspettative per il futuro. Anche il giovane disabile deve assolvere agli stessi compiti ai quali sono chiamati i suoi colleghi universitari normodotati, ma spesso, però, si trova ad affrontare delle vere e proprie sfide quotidiane dovute alle barriere fisiche e comunicative e alla scarsa conoscenza della diversità.
L'Università degli Studi di Napoli Federico II, grazie alla convenzione stipulata con l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, dal 2004 ad oggi, ha accolto 250 volontari impegnati nell'assistenza e nel sostegno degli studenti disabili dell'ateneo; l'obiettivo è quello di accompagnare lo studente lungo tutto l’iter universitario e rallentare, in questo modo, il frequente fenomeno dell’abbandono degli studi, tipico del passaggio dalla scuola media superiore all’università.
Il progetto Amesci, denominato Sostegno e inclusione degli studenti universitari disabili, prevede che i volontari, adeguatamente formati, contribuiscano efficacemente all'inclusione degli studenti disabili all’interno del campus universitario, il tutto monitorato da uno staff di esperti e tecnici del settore, appartenenti al Sinapsi - il Centro di Ateneo per la inclusione attiva e partecipata degli studenti universitari (www.sinapsi.unina.it)
In particolare, le attività consistono nell'accoglienza, l'accompagnamento, il supporto logistico, l'attività di segreteria e produzione di materiale didattico, e tutto ciò che serve per rendere più agevole il percorso di studio. Chiediamo allora al Responsabile del progetto, prof. Alessandro Pepino, Docente di "Sistemi Informativi Sanitari e Tecnologie della Riabilitazione", quanti volontari vengono impiegati e da chi vengono coordinati.
“Il progetto di servizio civile volontario - dichiara il professore - è partito nel 2002 con soli 10 volontari, per arrivare nel corso del 2010 ad averne in servizio ben 40. Allo stato attuale, le recenti restrizioni finanziarie del Ministero degli Interni hanno purtroppo imposto un drastico ridimensionamento del numero di volontari, ritornando all'esiguo numero del 2002. Per sopperire a tale riduzione, il Centro Sinapsi si è quindi rivolto all'AMESCI, associazione nazionale di promozione sociale, per il reclutamento di ulteriori 15 laboratori di servizio civile, per complessive 25 unità operative, al momento in piena attività.
Lo staff operativo del Sinapsi, interamente coinvolto nella gestione delle attività dei volontari di servizio civile, è composto da tre psicologi, uno psicoterapeuta, due pedagogisti e tre tecnici, tutti professionisti che lavorano in una logica multidisciplinare per la progettazione individualizzata delle attività a supporto degli studenti disabili”.
E' evidente che i positivi risultati delle attività del Sinapsi sono fortemente connessi all'efficienza mostrata dai volontari; negli otto anni di esperienza del progetto di servizio civile sono numerosissime, infatti, le attestazioni di gratitudine da parte di disabili che hanno potuto proseguire il loro percorso di studio grazie al supporto di ragazzi e ragazze, praticamente coetanei, dotati di grande spirito di solidarietà e, come hanno mostrato molte storie personali, con i quali hanno stretto una duratura e sincera amicizia.
La Federico II, tra l'altro, è stata premiata nel 2004 come migliore pubblica amministrazione del meridione per l’accessibilità, elevando il numero annuale degli studenti disabili iscritti dai 50 del 2002 ai 245 del 2005 fino ad arrivare a 857 iscritti nel 2007 e, risultato incredibile, a laureare circa 100 studenti diversamente abili all’anno.
Questo risultato si è potuto raggiungere anche e soprattutto grazie al progetto di servizio civile, partendo dalla constatazione che la cultura va cambiata e l’università è il luogo ideale affinché questo avvenga; è in quest’ottica che deve essere collocato tale rapporto "virtuoso" tra le università e il Servizio Civile Nazionale, con l'augurio che tali positive esperienze possano servire da esempio per estendere questo modello anche all'ambito scolastico e al mondo del lavoro.
Guarda i video:
Servizio Civile all'Università Federico II di Napoli - Intervista ai volontari
(di Anna Laudati - riprese e montaggio Pino Troiano)
Servizio Civile all'Università Federico II di Napoli - Intervista al prof. Alessandro Pepino
(di Anna Laudati - riprese e montaggio Pino Troiano)
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