Torino: chiuso il bando del servizio civile regionale per giovani immigrati

di Gianfranco Mingione

Come ogni anno, da quattro anni a questa parte, si è chiuso il bando per partecipare alla quinta edizione del progetto di servizio civile regionale destinato ai giovani immigrati residenti. In un’intervista rilasciata al nostro giornale, la responsabile del progetto, Nicoletta Giovanelli, dichiara: “E’ andata molto bene, abbiamo registrato un incremento delle domande”. (Gianfranco Mingione)

servicivileTorino

Giuridicamente dovremmo chiamarli “Tirocini formativi”, come afferma la coordinatrice del progetto dedicato ai giovani immigrati, Nicoletta Giovanelli, anche se i progetti in questione si richiamano in tutto e per tutto alla ben consolidata esperienza a livello nazionale e regionale del servizio civile.

Uno scambio tra i giovani immigrati e la città di Torino. Il bando 2011, come pubblicato in una precedente notizia del nostro giornale, scaduto lo scorso 10 giugno, è rivolto all’individuazione di venti giovani immigrati di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 28 anni non ancora compiuti, residenti o domiciliati a Torino, da inserire in un tirocinio formativo con borsa lavoro. Come recita il bando, “l’attività del tirocinio formativo è finalizzato a creare uno scambio tra i giovani immigrati, interessati a dedicare parte del loro tempo a iniziative di pubblica utilità, e la Città di Torino”.

Aumentano le domande. Il trend di partecipazione si è mantenuto in continua crescita nel corso degli ultimi quattro anni e, quest’anno, come afferma Giovanelli, c’è stato un’ulteriore incremento delle domande di partecipazione: “Siamo passati dalle 178 domande del bando 2010 alle 250 del bando 2011, nonostante i vincoli imposti dal bando, legati al possedimento di almeno uno dei tre titoli formativi previsti ”.

SfondoTorinoUna risposta alla crisi economica. Il tirocinio, della durata di 6 mesi (con possibile rinnovo per ulteriori 6 mesi), è anche un’ottima risposta all'attuale crisi economica che attanaglia soprattutto i più giovani, fascia che nel nostro paese risulta essere la più debole assieme alle donne: “il dato più interessante - afferma Giovanelli - di novità rispetto agli anni precedenti, riguarda la mancanza di rinunce di servizio dei ragazzi del bando 2010 dovute all'ottenimento di un posto di lavoro. Un dato che se "confrontato con gli altri anni - prosegue Giovanelli -  risulta essere di chiaro segno negativo, poiché indica che nessun giovane ha trovato un’altra occupazione".

 

Altri dati interessanti risultano essere l’aumento di domande di partecipazione di ragazzi spagnoli e portoghesi e, per l’Asia, l’aumento delle domande di giovani cinesi e filippini: “il numero delle domande presentate in questi 5 anni - afferma Giovanelli - ha sempre visto un equilibrio tra ragazzi e ragazze che, successivamente, in fase di servizio, anche in virtù di determinati meccanismi, ha visto prevalere le donne con una proporzione di 60 a 40”.

Visita la pagina del servizio civile per giovani immigrati del Comune di Torino

(Immagine home: comune.torino.it - immagine interna: blog.catapulta.it)