Giovanardi al convegno di Amesci: “Il servizio civile è a un bivio”

di Gianfranco Mingione

Tra due settimane il Parlamento inizierà la discussione del disegno di legge di riforma del servizio civile e il sottosegretario Giovanardi, nel corso del suo intervento al "XV meeting dei volontari Amesci" svoltosi a Napoli, parla del bivio dinnanzi al quale è fermo il servizio civile. Un bivio che esprime l'attuale fase di stallo e crisi di tale esperienza, ridottasi drasticamente nel corso dell'ultimo triennio da un anno per molti, a un anno per pochi giovani volontari. (Gianfranco Mingione)

giovanardi Giovanardi, intervenuto venerdì scorso a Napoli al XV Meeting dei volontari Amesci, parla di un bivio al quale il nostro servizio civile è fermo, da molti mesi, sia in Parlamento, sia dalle parti di Via XX Settembre, visti i drastici tagli subiti dall’Unsc. Un bivio che evidenzia l’attuale situazione di crisi in cui versa il servizio civile, alle prese con diverse visioni di riforma dell’attuale sistema, e che di certo emergeranno anche durante la prossima e tanto attesa discussione parlamentare sul disegno di legge di riforma, di cui lo stesso Giovanardi parla durante il suo intervento al Meeting Amesci: “La mia idea di servizio civile - ha detto Giovanardi - è di un servizio in difesa della Patria che può avvenire sotto forma di servizio armato o, come accade ormai dal 2001, con un impegno nella società civile e, dunque, con un ruolo forte di cittadinanza attiva da parte dei giovani”.

Scende poi nello specifico e ricorda alla platea di giovani presenti qual è il suo auspicio, ovvero che nella discussione parlamentare, non prevalga “la visione delle Regioni che intendono ridurre il servizio civile nazionale a uno strumento che aiuti il welfare regionale e cioè soltanto a livello assistenziale per coprire i buchi di ogni singola Regione”. Una visione alla quale egli è “assolutamente contrario”, ed è per questo che spera di trovare in aula un’ampia coesione, che vada oltre la maggioranza governativa, in grado di “consolidare e rilanciare il servizio civile nazionale come una grande occasione per i giovani e per il Paese”.

Cosa accadrà in aula lo sapremo finalmente tra due settimane, quando si inizierà discutere del disegno di legge, e vedremo se alla fine prevarrà l’interesse di una parte o l’interesse dei molti giovani aspiranti volontari del servizio civile. Perché quando parliamo di servizio civile, parliamo di bene comune, e se di bene comune trattasi, dovremmo essere tutti consci e limpidi nel trattare la materia. Soprattutto uniti con l’unico interesse di tutelare e promuovere al meglio ciò per cui dibattiamo.

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