Fondi al Servizio Civile: intervista a Corrado Castobello, Rappresentante nazionale dei volontari

di Katia Tulipano

All’indomani del reperimento di 50 mln per il Servizio Civile Nazionale, uno dei quattro Rappresentanti Nazionali commenta: “Mi riterrò davvero soddisfatto, però, quando si tornerà ad avere risorse per avviare al Servizio Civile Nazionale almeno 40.000 giovani". (Katia Tulipano)

corrado_castobello Nei giorni scorsi il Ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, con delega al Servizio Civile, Andrea Riccardi, ha annunciato in conferenza stampa, di aver trovato 50 milioni di euro, sull'esercizio finanziario 2012, per consentire nel biennio 2013-2014 di far partire 18.810 giovani volontari all'anno, dei quali 450 all'estero.

Una notizia importantissima per la vita di questo fondamentale strumento di partecipazione giovanile che sembrava ormai destinato a morire per la mancanza di fondi.

In questa intervista a Servizio Civile Magazine Corrado Castobello, uno dei quattro Rappresentanti nazionali dei volontari, commenta l’annuncio del Ministro Riccardi che ha risollevato le sorti del Servizio Civile e pone sotto la lente di ingrandimento le misure necessarie affinchè lo strumento della Rappresentanza dei volontari possa svolgere il suo compito di dar voce alla decine di migliaia di volontari in modo sempre più effettivo ed efficace.

Soddisfatto?
Soddisfatto per quanto riguarda questo periodo storico. Il Ministro si era impegnato a trovare le risorse per non far morire il Servizio Civile Nazionale e ha mantenuto l'impegno. Le risorse recuperate dimostrano che il Ministro ha realmente a cuore l'istituzione. 
Mi riterrò davvero soddisfatto, però, quando si tornerà ad avere risorse per avviare al Servizio Civile Nazionale almeno 40.000 giovani.

E dopo il 2014? Quali, secondo te, le azioni necessarie a garantire un futuro stabile al servizio civile?
La riforma è indispensabile. A mio avviso, il problema che sta a monte delle risorse è l'identità del Servizio Civile Nazionale: bisogna scongiurare quei tentativi di riforma che snaturerebbero completamente le sue finalità e che renderebbero complicata la comprensione dell'importanza di questa istituzione come strumento di cittadinanza attiva che concorre alla Difesa della Patria, intesa come salvaguardia dei valori costituzionali condivisi e fedeltà agli stessi. Il Servizio Civile Nazionale serve principalmente a formare nuovi cittadini. Penso che se questo fosse chiaro a tutti, sarebbe più facile per i Governi capire quanto è fondamentale per il Paese investire su questa istituzione

Non credi che il sistema della Rappresentanza dei volontari e le sue modalità d'elezione vadano riformati?
No, non lo credo. La Rappresentanza dei Volontari del Servizio Civile è uno strumento democratico eletto dai volontari (ogni anno si rinnova del 50%) e capillarizzato su tutto il territorio nazionale. Inoltre ha il fondamentale privilegio di essere riconosciuta dalle istituzioni: i 4 rappresentanti nazionali sono membri della Consulta Nazionale per il Servizio Civile per Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Non è assolutamente cosa da poco, perché permette a noi giovani di interloquire con i soggetti coinvolti nel sistema servizio civile e con le massime cariche dello Stato. 
La Rappresentanza, però, deve crescere in termini organizzativi: avere ad esempio un ufficio stampa, un sito, un team operativo a sostegno dei rappresentanti nazionali, che attualmente devono veramente pensare a tutto. E proprio in questo periodo stiamo lavorando in modo particolare in questa direzione. 
Inoltre quello che serve alla Rappresentanza è che l'Ufficio Nazionale continui a favorire la partecipazione democratica dei delegati alle assemblee nazionali e che gli enti favoriscano sempre più il contatto tra i delegati e i volontari, attraverso la formazione, gli incontri e le assemblee. Più c'è contatto tra rappresentanti e rappresentati più la rappresentanza migliora, senza però dimenticare che il nostro operato non rappresenta solo i volontari di oggi ma soprattutto quelli di domani. Anche questo è un aspetto importante della Rappresentanza e ci obbliga moralmente a essere sempre più attenti nel comprendere e tutelare i princìpi del Servizio Civile Nazionale, per far sì che i volontari del futuro possano avere non solo la possibilità di fare questa esperienza, ma di farla con queste caratteristiche.