Consulta Nazionale per il Servizio Civile: primi passi verso la salvezza

di Katia Tulipano

Ieri, domenica 11 novembre, la Commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento alla legge di stabilità che permette di salvare quello che da 13 anni è il luogo di confronto per il mondo del Servizio Civile. (Katia Tulipano)

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Una pagina positiva della travagliata vicenda che sta vivendo la Consulta Nazionale per il Servizio Civile in questi mesi è stata scritta ieri in Commissione Bilancio alla Camera.

E’ stato, infatti, approvato l’emendamento a firma dei Deputati Sereni (PD) e Toccafondi (PDL) che modifica il Decreto Legge del 6 luglio 2012, n. 95, “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica”. In particolare, secondo questa norma a decorrere dalla data di scadenza degli organismi collegiali operanti presso le pubbliche amministrazioni, le attività svolte dagli organismi stessi sono definitivamente trasferite ai competenti uffici delle amministrazioni nell'ambito delle quali operano.

Grazie all’emendamento che potremmo ribattezzare “Salva Consulta” è stato esteso l’elenco delle eccezioni alla norma de qua, ricomprendendovi anche la Consulta Nazionale per il Servizio Civile

All’articolo secondo cui «Restano fermi, senza oneri per la finanza pubblica, gli osservatori nazionali di cui all'articolo 11 della legge 7 dicembre 2000, n. 383, e all'articolo 12 della legge 11 agosto 1991, n. 266, l'Osservatorio nazionale per l'infanzia e l'adolescenza di cui all'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica 14 maggio 2007, n. 103, nonché il Comitato nazionale di parità e la Rete nazionale delle consigliere e dei consiglieri di parità di cui, rispettivamente, all'articolo 8 ed all'articolo 19 del decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198» è stato, infatti, aggiunto l’inciso «la Consulta nazionale del Servizio civile, istituita dall'articolo 10, comma 2, della legge 8 luglio 1998, n.230».