ServizioCivileMagazine

Yuri Broccoli, neo-rappresentante in Consulta Nazionale dei volontari in Servizio Civile racconta a Servizio Civile Magazine programmi e aspettative. (F.G.)

Cosa ti aspetti dalla Consulta Nazionale per il Servizio Civile?
Dalla Consulta Nazionale mi aspetto che si possa collaborare tutti insieme per arrivare ad un unico scopo, il bene del servizio civile e dei volontari.

Quali sono le proposte e gli obiettivi della rappresentanza nazionale dei volontari?
Noi, come rappresentanza, abbiamo i seguenti obiettivi:

-definizione dello status di volontario in servizio civile

-risoluzione delle problematiche riguardanti il riconoscimento, da parte delle Pubbliche Amministrazioni, dell'anno di servizio civile ai fini di un utilepunteggio secondo i criteri standard fissati daibandi di concorso

-definizione dello status di volontario in servizio civile all'estero, elaborazione di un accordo modello per l'ottenimento del visto e riconoscimento della figura e del ruolo del volontario

-creazione di un coordinamento/rete di associazioni di ex volontari del servizio civile ed obiettori

-partecipazione attiva nel processo di riforma della legge sul servizio civile

-continuare a collaborare con il Dipartimento e con gli enti per mediare eventuali conflitti con i volontari

In che modo, secondo te, va riformato il Servizio Civile Nazionale?
La definizione dello status di volontario, sicuramente da includere nella futura riforma del servizio civile, serve a fugare i dubbi sulla natura del servizio stesso. La presenza di un compenso, ma allo stesso tempo la dicitura "volontario", il fatto di essere un'istituzione statale mentre l'implementazione dei progetti è affidata a enti ed organizzazioni della società civile creano spesso equivoci e, a volte, un uso scorretto dei volontari. Un riconoscimento ufficiale e legale serve quindi a tutelare i volontari, perchè il loro impegno non sia assimilato ad un lavoro, ma siano riconosciute l'esperienza e le competenze durante il servizio.