Servizio Civile Nazionale: nuove norme per accreditamento degli enti

di Katia Tulipano

Emanata la nuova circolare contenente i requisiti per accreditamento degli enti. (Katia Tulipano - @TulliKatia)

serviziocivile L’ufficio nazionale del servizio civile ha pubblicato ieri sul suo sito la notizia dell’emanazione in data 23.9.2013 da parte del Capo del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale della Circolare recante: "Norme sull'accreditamento degli enti di servizio civile nazionale”, che sostituisce la precedente risalente al 2009.

“L’accreditamento – come recita il provvedimento - consiste nell’accertamento del possesso dei requisiti strutturali e organizzativi adeguati e delle competenze e risorse specificamente destinate al servizio civile nazionale richiesti agli enti, nonché nell’accertamento del mantenimento nel tempo dei predetti requisiti.”

Un provvedimento molto importante, quindi, in quanto ha “lo scopo di assicurare le condizioni perché l’impiego dei volontari sia efficace, in termini di utilità per la collettività ed efficiente in rapporto alle risorse pubbliche impiegate; si vuole altresì garantire che la proposta rivolta ai giovani sia chiaramente definita e comunicata in modo trasparente, e che l’esperienza di servizio civile costituisca effettivamente un momento di crescita personale e di miglioramento delle capacità dei giovani.”

Secondo l’art. 4 della Circolare, ai fini dell'accreditamento gli enti sono tenuti a dimostrare i requisiti richiesti dall'art. 3 della legge n. 64 del 2001, e cioè:

  • assenza di scopo di lucro;
  • capacità organizzativa e possibilità di impiego in rapporto al servizio civile nazionale;
  • corrispondenza tra fini istituzionali e finalità previste dall’art. 1 della stessa legge n. 64;
  • svolgimento di un’attività continuativa da almeno tre anni.

 

Ulteriori condizioni per l’accreditamento sono rappresentate:

  • dall’ubicazione della sede legale dell’ente titolare dell’accreditamento nell’ambito del territorio dello Stato italiano;
  • dalla sottoscrizione, da parte del responsabile legale di ogni ente che intenda entrare nel servizio civile, di una “Carta di impegno etico del servizio civile nazionale", per ribadire che l’intero sistema partecipa della stessa cultura del servizio civile nazionale, senza interpretazioni particolari, riduttive o devianti.