Rinvio Bando volontari servizio civile: delusione di giovani e associazioni

di Katia Tulipano

Dinanzi al probabile slittamento della pubblicazione del nuovo Bando cresce il malcontento. (Katia Tulipano - @TulliKatia)

ragazzi_servizio_civile E’ quasi certo che il prossimo Bando sul Servizio Civile annunciato per fine settembre non sarà pubblicato.

Una pessima notizia per gli attori di questo mondo.

Alla preoccupazione per il reperimento dei fondi, per il districato nodo da sciogliere relativo all’accesso al Servizio Civile per gli stranieri, per l’attesa riforma legislativa in materia, si aggiunge l’incertezza circa l’apertura del prossimo Bando.

Le associazioni non nascondono il malcontento per questo ritardo.

“Apprendiamo con delusione e preoccupazione il probabile rinvio del bando sul Servizio civile nazionale - dichiara in una nota pubblicata sul sito dell’associazione il presidente del Modavi, Irma Casula, e continua - ancora una volta la pubblica amministrazione dimostra di non essere all’altezza del ruolo che le compete e di non saper corrispondere alle aspettative della gioventù italiana. Pensiamo soprattutto alle migliaia di aspiranti volontari in attesa che si apra loro una porta per provare in prima persona un’esperienza di impegno sociale che li vede protagonisti in Italia e all’estero, li rende migliori e li prepara ad affrontare il mercato del lavoro con più sicurezza. In questo periodo di crisi generale – conclude Casula -  sono i giovani a soffrire di più, anche perché non vedono spiragli nel futuro. Privarli anche del servizio civile sarebbe veramente troppo!”

L’allarme arriva anche dalla Rappresentanza dei giovani volontari in Servizio Civile.

In una nota diffusa ieri i giovani volontari evidenziano come a fare le spese per lo slittamento della pubblicazione del Bando sul Servizio Civile sono “gli aspiranti volontari e l’intero sistema sociale e civile Italiano. Siamo infuriati – affermano i giovani volontari - per l’ennesimo rinvio della pubblicazione del nuovo bando, a distanza di due anni dall’ultimo: la noncuranza dei vari livelli di gestione (nello specifico, ritardi nella consegna delle graduatorie da parte di alcune Regioni) sta portando a perdere ulteriore tempo e a impedire a una larga fetta di giovani di partecipare e vivere un’esperienza unica”