Borrelli: “L’accesso dei ragazzi stranieri al servizio civile è una bomba destinata a scoppiare”

di Katia Tulipano

Il Presidente del FNSC lancia l’allarme sul tema dell’accesso degli stranieri al Servizio Civile (Katia Tulipano - @TulliKatia)

volontariaserviziocivile26 In un’intervista di oggi a StranieriinItalia.it Enrico Maria Borrelli, presidente del Forum Nazionale Servizio Civile torna ad affrontare la spinosa questione della possibile apertura del servizio civile ai giovani stranieri. “L’accesso dei ragazzi stranieri al servizio civile è una bomba destinata a scoppiare, comunque vadano le cose – tuona il presidente e aggiunge – la colpa è dell’inerzia della politica che, nonostante gli impegni presi, non ha saputo cambiare la legge”.

Il presidente dell’organismo rappresentativo di ventisei organizzazioni che si occupano di Servizio Civile lancia l’allarme sulla pericolosità della questione stranieri: “Ci saranno nuove battaglie legali – spiega Borrelli – che bloccheranno la macchina del Servizio Civile. Sia se nel bando rimane, com’è più probabile, il requisito della cittadinanza italiana, sia se viene eliminato. A farne le spese saranno gli enti, che hanno investito energie e risorse per i loro progetti,  ma, soprattutto, i beneficiari: anziani, poveri, minori e tutte le persone alle quali i volontari dedicano il loro impegno”.

Ma perché questa inerzia? Secondo il presidente Borrelli la situazione di stallo è da imputare alla confusa situazione politica: “Da quando è stato presentato il ricorso del giovane pakistano a oggi si sono avvicendati tre governi  e quattro ministri con delega al servizio civile. C’è stato poi l’accavallarsi di questa questione con il tema, più delicato, della riforma della cittadinanza: anche la sentenza di Milano riconosce ai ragazzi stranieri un diritto legato alla residenza in Italia. Infine, il Servizio Civile non è mia stato una priorità nell’agenda politica italiana”.