Servizio Civile: Palazzini nuovo presidente della CNESC

di Katia Tulipano

Rinnovati i vertici della Conferenza nazionale enti di servizio civile. (Katia Tulipano)

palazzini4 Nel corso dell’assemblea generale che si è tenuta giovedì scorso durante la quale sono stati rinnovati gli organi di vertice della CNESC Licio Palazzini (Arci servizio civile)è stato nominato Presidente, succedendo a Primo Di Blasio.

Oltre a Palazzini, i nuovi organi dirigenti della Cnesc sono composti dal vicepresidente, Primo Di Blasio (Focsiv), dal Consiglio di presidenza, Sergio Giusti (Anpas), Salvatore Rossano (Cesc), Francesco Marsico (Caritas Italiana), Nicola Lapenta (APGXXIII), Giovanni D'Andrea (Salesiani per il Sociale), Alberto Scarpitti (Acli) e dal Tesoriere: Sabrina Mancini (Legacoop).

"Tutti i nuovi organi dirigenti della Cnesc - ha affermato il neopresidente Palazzini nella sua prima dichiarazione - intendono proseguire nello sviluppo della dimensione politica e culturale dell'associazione cui aderiscono le più rilevanti reti del privato sociale italiano, impegnate da anni nella difesa e promozione del Servizio civile nazionale, l'istituzione della Repubblica chiamata, attraverso l'educazione alla pace e all'impegno civico dei giovani, a concorrere in modo civile e nonviolento alla difesa della patria del secondo millennio. Un impegno che si è realizzato anche attraverso consistenti investimenti economici".

Palazzini ha poi sottolineato che "L'inedita attenzione al servizio civile è un'opportunità per farlo uscire dalla storia minore nella quale è stato relegato, in primo luogo dal disinteresse delle istituzioni. La Cnesc segue con interesse le proposte che si susseguono e si aspetta dal presidente del Consiglio incaricato impegni coerenti con le forti affermazioni da lui fatte in più occasioni, a cominciare da una delega politica solida e entusiasta".

Il neo presidente ha inoltre lanciato l’auspicio che "L'Italia riprenda il ruolo di capofila in Europa nella realizzazione del Servizio civile per tutti i giovani che chiedono di farlo con l'ampliamento numerico e la stabilizzazione organizzativa e finanziaria e con innovazioni tese a costruirne la dimensione europea".