Volontariato e occupabilità: giovani ed istituzioni ne discutono a Napoli

di Katia Tulipano

All’Università degli Studi Federico II di Napoli il Seminario per discutere dell’incidenza del volontariato sulla ricerca del lavoro da parte dei giovani. (Katia Tulipano)

ricerca_vocal Stamattina presso l’Aula Spinelli dell’Università degli Studi di Napoli si è svolto il Seminario “Giovani e Volontariato: le competenze per l’occupabilità” organizzato da Amesci e dedicato a Valeria Castaldo, Direttore del CSV Napoli per il suo impegno nel mondo del volontariato e la sua opera da volontaria.

Il seminario rappresenta l’evento conclusivo del progetto V.O.C.A.L. - ValidationOfCompetencies And non formal/informalLearning realizzato da Amesci e co-finanziato dall’Agenzia Nazionale Giovani nell’ambito del programma Gioventù in Azione (Azione 5.1). L’obiettivo di Amesci è quello di favorire attraverso il progetto mira il dialogo tra i giovani e le istituzioni per la definizione di nuovi strumenti che permettano il riconoscimento delle competenze acquisite in ambiti diversi da quelli dell’educazione formale, con particolare riferimento alle esperienze di Servizio Civile Nazionale e Servizio Volontario Europeo.

L’Assessore al Lavoro della Regione Campania, Severino Nappi; Paola Trifoni dell’Agenzia Nazionale Giovani; Monica Buonanno di Italia Lavoro; Pasquale Di Marzo, Arlas Campania; il Prof. Luise della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Napoli; Antonio Angelino dell’associazione ASU ed  Enrico Maria Borrelli, Presidente Amesci, moderati da Alessandro Sansoni, hanno discusso e approfondito insieme ai tanti giovani presenti gli esiti della ricerca sul valore del volontariato quale luogo di formazione condotta nell’ambito del progetto V.O.C.A.L. con l’intento di individuare azioni da avviare per migliorare il sistema di riconoscimento delle competenze a livello nazionale e regionale.

Al centro del dibattito il dato che fotografa la forte incidenza della partecipazione a un’esperienza di volontariato nazionale ed internazionale sulla formazione dei giovani in vista della ricerca di un primo impiego Infatti dall’indagine condotta dai sociologi dell’Università degli Studi di Salerno su un campione di 578 giovani con un’età media di 26 anni di cui il 64% donne e per lo più residenti in Campania (70%) è emerso che il 53% degli intervistati considera le competenze maturate durante l’esperienza di Servizio Civile Nazionale e di Servizio Volontario Europeo molto o del tutto utili per i propri progetti professionali. La percezione dell’utilità delle competenze maturate in ambito non formale è ancora più alta per coloro che hanno un titolo di studio elevato (72% degli aventi un Master di II livello e 68% di coloro che hanno conseguito un Dottorato di Ricerca).

“Le competenze acquisite durante lo svolgimento dei progetti come il Servizio civile aiutano a trovare buona e stabile occupazione” ad affermarlo l’Assessore al Lavoro della Regione Campania, Severino Nappi. “Il lavoro si crea sviluppando opportunità di conoscenza e formazione: non solo crediamo che il volontariato sia un luogo formazione anche professionale, ma ci impegniamo a far si che ciò sia sempre più vero:” spiega l’Assessore Regionale. “I giovani  - continua Nappi -vivono il Servizio Civile come un’opportunità e meritano quindi delle risposte concrete: è per questo che il Governo della Regione Campania ha stanziato 30 milioni di euro per il Servizio Civile nell’ambito del programma Garanzia Giovani” conclude l’Assessore.

“Il volontariato rappresenta un volano per l’occupabilità dei giovani” afferma Enrico Maria Borrelli. “Il Servizio Civile non è solo un’importante esperienza di impegno civico, ma anche una palestra formativa dove i ragazzi maturano competenze fondamentali per la propria professionalizzazione. Il SCN offre quindi una risposta, un’opportunità, ai tanti che ritengono ormai una figura mitologica il giovane con pregresse esperienze professionali richiesta dal mercato del lavoro”. “Amesci – aggiunge Borrelli - da anni lavora per far si che queste competenze vengano riconosciute a livello curriculare”. “Gli esiti della ricerca condotta nell’ambito del progetto V.O.C.A.L. – spiega il Presidente di Amesci - ci ha dimostrato che non sbagliavamo: per i giovani, soprattutto campani, il volontariato è un’occasione fondamentale per maturare le cosiddette soft skills”. “Il Dlgs n. 13 del 2013 che prevede espressamente la certificazione delle competenze maturate in ambiti non formali rappresenta un primo importante risultato, ma saremo davvero soddisfatti quando ritroveremo nel Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione ricomprese le qualificazioni e le competenze acquisite dai giovani che hanno svolto il Servizio Civile Nazionale” conclude Borrelli.