Servizio Civile e stranieri: la parola passa alla Corte Costituzionale

di Katia Tulipano

La Corte di Cassazione si pronuncia sul carattere discriminatorio dell’esclusione dei giovani stranieri dal Servizio Civile. (Katia Tulipano)

immigrati-italia L’esclusione dei cittadini stranieri che abbiano un collegamento legittimo e regolare con il territorio italiano dalla possibilità di svolgere il Servizio Civile Nazionale solleva un “dubbio di costituzionalità rilevante e non manifestatamente infondato”. A dirlo le Sezioni Uniti Civili della Corte di Cassazione che con l’ordinanza n. 20661 di ieri hanno deciso di rimettere la questione alla Corte Costituzionale.

Secondo la Corte di Cassazione “l’esclusione dei cittadini stranieri preclude agli stessi il pieno sviluppo della persona e l’integrazione nella comunità di accoglienza, impedendogli di concorrere a realizzare progetti di utilità sociale”. Secondo i giudici “il servizio civile nazionale si propone come una realtà caratterizzata da libertà e spontaneità, in cui si esprime la vocazione sociale e solidaristica di chi vi accede e sembra escluso in radice il rischio del sorgere di situazioni di conflitto potenziale fra opposte lealtà”. Per questo motivo non appare giustificata neanche la scelta del legislatore di escludere gli stranieri dal servizio civile in base alla norma contenuta nell'articolo 52 della Costituzione “norma di garanzia nel senso che garantisce che a nessun cittadino possa essere riservato il privilegio di una esenzione immotivata dall'obbligo di leva”.

Sarà quindi il Giudice delle Leggi a stabilire se l’articolo 3 del decreto legislativo n. 77 del 2002 che disciplina il Servizio Civile è o meno discriminatorio e a porre fine alla vicenda giudiziaria iniziata con il ricorso di un giovane pakistano, presentato insieme all’Associazione studi giuridici sull’immigrazione e Avvocati per niente, al Tribunale di Milano Sezione Lavoro contro il bando per la selezione di 10mila volontari per la natura discriminatoria della clausola che escludeva gli stranieri dal servizio civile. Il Tribunale di Milano aveva dichiarato il carattere discriminatorio della clausola e ordinato alla presidenza del Consiglio dei Ministri di sospendere le procedure di selezione e modificare il bando. Lo Stato, dopo aver presentato ricorso in appello e perso, apre quindi il servizio civile agli stranieri e 90 dei circa 500 che hanno fatto domanda passano.