Festa della Repubblica: la Camera apre le porte ai giovani del Servizio Civile

di Katia Tulipano

11406900_10153970709074778_6325731185394370138_nQuasi mille giovani del Servizio Civile sono stati ricevuti dalla Presidente della Camera a Montecitorio (Redazione)

 

Semplici cittadini, curiosi di vedere di persona quel palazzo delle istituzioni visto mille volte in tv, e poi i giovani che le istituzioni le hanno 'aiutate' in prima persona grazie all'esperienza del Servizio civile: oggi Montecitorio, in occasione della festa del 2 Giugno, e' stato una volta di piu' "la casa di tutti gli italiani".

Parola della presidente della Camera Laura Boldrini, che ha voluto tradurre in fatti quella che, ha spiegato, e' una priorità sua e del capo dello Stato: "ricostruire un rapporto di fiducia con il popolo italiano", anche alla luce della scarsa affluenza registrata di recente alle urne: "L'astensionismo - ha affermato - e' la cosa più terribile. Noi dobbiamo motivare i giovani a essere parte del nostro assetto politico istituzionale". Ecco perche' oggi, in una edizione speciale di 'Montecitorio a porte aperte', l'Aula e' stata invasa da circa mille ragazzi in maglia bianca per la cerimonia 'Servizio civile, giovani per un'Italia solidale'.

Ragazzi da tutta Italia hanno incontrato, oltre a Boldrini, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario Luigi Bobba, e hanno avuto la possibilità di raccontare dagli scranni le loro esperienze, le loro aspirazioni, i loro timori.

Una opportunità, il Servizio civile, che Poletti crede vada estesa "a un numero più ampio possibile di giovani. Pur non essendo uno strumento per combattere la disoccupazione - ha aggiunto - può contribuire a innalzare il livello delle competenze e di occupabilità". E anche per questo, ha sottolineato Boldrini "non e' uno spreco ma un investimento utile e perfino conveniente perchè il servizio civile copre aree di intervento sociali sulle quali dovrebbero agire altri attori pubblici" ma soprattutto smentisce i luoghi comuni su una Italia "irrimediabilmente viziata dall'egoismo: anche voi assolvete al dovere di difendere la Patria, perchè siete impegnati nella difesa del patrimonio artistico e ambientale del Paese. Siete impegnati per la pace. Lo fate volontariamente con un atto di generosità per cui la nazione intera deve esservi grata". Un passaggio che ha "commosso alle lacrime" Giulia, 30 anni, di Vicenza: "Il 2 giugno, quando si dà largo spazio alla difesa armata, sentire ringraziare in questo palazzo noi che siamo la difesa non armata e non violenta, che deriva dall'obiezione di coscienza – ha commentato - e' stato emozionante".

(fonte Ansa-Focus)