Perle di servizio civile: il servizio civile è "sensibilità, altruismo, umanità e coraggio"
“Non uso mai "paroloni",- dice Domenica - amo scrivere, sono un'autrice di testi per canzoni iscritta alla SIAE, e per questo uso sempre parole molto semplici affinché il "messaggio" che voglio dare possa arrivare chiaro a chi lo "riceve". Domenica. “Ho scelto di fare l'esperienza del Servizio Civile perché sentivo di volermi impegnare in qualcosa di utile, che potesse aiutare gli altri ed anche me stessa.
Il progetto di servizio civile di cui mi sono occupata era indirizzato all’assistenza di bambini provenienti da un contesto di forte disagio sociale. Sin da subito ho compreso quale tipo di servizio avrei dovuto prestare, ovvero assistere dei bambini che vivevano in un contesto che io definirei di "degrado sociale", causato sia dalle loro famiglie che dalla mentalità del paesino in cui i piccoli vivono tutt’ora. Ho capito che non stavo intraprendendo solo un anno di volontariato, e che il mio ruolo doveva essere soprattutto "una missione", nel cercare di aiutare i bambini a socializzare, e in un certo senso anche a rieducarli, partendo dalle loro piccole ma grandi personalità, cercando di trovare il modo migliore per imparare a capirli.
Di ricordi ne ho tanti. Con i miei colleghi mi sono trovata spesso in situazioni di disagio, poiché c'erano alcuni volontari a cui non interessava il reale compito che tutti noi avremmo dovuto svolgere. Nonostante le difficoltà, la mia esperienza è stata molto costruttiva, mi ha fatto crescere, soprattutto perché ho imparato a "gridare" anche contro chi avrebbe dovuto, ma non ha saputo, fare "la guida". I punti di riferimento, a cui avremmo dovuto rivolgerci per dare il reale aiuto ai bambini, sono stati totalmente assenti. Infatti, con i "pochi ma buoni" colleghi sempre presenti, ci siamo spesso aiutati e consultati tra noi, da soli, per risolvere piccoli e grandi problemi che abbiamo riscontrato e per la maggior parte dei casi, siamo riusciti a trovare le giuste soluzioni.
I bambini che ho seguito personalmente mi hanno fatto capire che per loro è importante acquistare fiducia in qualcuno e che per imparare a relazionarsi con loro, bisogna essere semplici, ma a volte anche dolcemente severi, ma sempre tenendo ben presente che bisogna capire qual'è il modo più giusto affinché imparino ad aver fiducia, sia su chi li segue che in loro stessi. Ciò che è indispensabile, quando si fa la scelta del volontariato è essere capaci di "sensibilità", "altruismo", "umanità" e "coraggio" per affrontare i problemi che si potrebbero incontrare durante questo "percorso formativo e di crescita personale al servizio di chi è disagiato e non solo". Per quanto si possa studiare, fare corsi di preparazione, essere diplomati o laureati, se mancano le quattro "virtù" che ho citato prima, non si può né intraprendere né affrontare nulla sia nel servizio civile sia nella vita.
Naturalmente tutto ciò che ho scritto, l'ho imparato dalla mia esperienza "movimentata e a tratti difficile", e chiunque volesse fare volontariato, anche nella vita di tutti i giorni, deve capire che ogni gesto, parola e azione che si compie dev'essere fatta con Coscienza, poiché i piccoli uomini e le piccole donne del domani diventeranno, anzi, sono il futuro, ed essendo molto attenti a ciò che li circonda, hanno bisogno di educatori, di modelli positivi da seguire ed emulare”.