Napoli capitale delle politiche giovanili. Si chiude l’evento “Giovani per il Mezzogiorno”

di Katia Tulipano

Per due giorni il capoluogo partenopeo è stato il centro nevralgico del dibattito italiano sul tema delle politiche giovanili. Forte attenzione per il Servizio Civile Nazionale. (Redazione)

FullSizeRender Conclusa la due giorni di Napoli, “Giovani per il mezzogiorno: il Piano di azione e coesione”. L’evento organizzato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile Nazionale che si è svolto nella Sala Giunta del Comune di Napoli e che ha visto la partecipazione di Sindaci, Assessori regionali alle politiche giovanili, Istituti bancari, Autorità e rappresentanti delle Istituzioni nazionali per un confronto sulle politiche giovanili.

"I giovani sono il vero petrolio di Napoli". Con queste parole il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha dato avvio al convegno durante il quale sono stati presentati i progetti finanziati all’interno del Piano azione e coesione (550) che hanno coinvolto più di 35.000 giovani e 1511 organizzazioni per un investimento di 117 milioni di euro in quattro regioni del Sud.

“Va modificato il paradigma ‘facciamo politiche per i giovani’- ha dichiarato il ministro Poletti presente nella seconda giornata dei lavori - nove volte su dieci la risposta ai bisogni la possiedono gli stessi giovani. Occorre un approccio inclusivo ai problemi, per consolidare una società dove si costruiscano valori e si formino culture, perché i risultati che si ottengono siano stabili e duraturi”.

“Molto positivo l’esito del piano di azione e coesione – ha proseguito il Ministro-  che è uno dei tasselli della nostra politica insieme al Servizio civile nazionale, che ha ottenuto un ulteriore finanziamento, e al programma Garanzia giovani, di cui chiederemo il rifinanziamento. Un programma a cui si sono iscritti ben 800.000 giovani, oltre 500.000 già presi in carico dai servizi pubblici italiani”.

“Questa due giorni a Napoli – ha affermato il Sottosegretario Bobba – ha avuto il fine di far conoscere le esperienze e di condividerle con tutti coloro che lavorano nel mondo giovanile, per far comprendere come i giovani possano essere gli artefici del proprio futuro. Inclusione sociale e inclusione lavorativa sono i due pilastri senza i quali non è possibile realizzare interventi concreti per i giovani. Esperienza fondamentale in questo contesto è sicuramente anche quella del Servizio civile nazionale che coniuga l’ aspetto formativo, il servizio per gli altri e l’acquisizione di professionalità spendili in contesti lavorativi. Integrazione fra reti sociali, reti locali e istituzioni sono gli ingredienti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi delle politiche a favore dei giovani”.

Tra i temi principali di dibattito, nella due giorni sulle politiche giovanili, il Servizio Civile Nazionale e Europeo. “E’ un esempio di Europa che moltiplica le opportunità” ha esordito nel video messaggio inviato a ‘Giovani per il Mezzogiorno’ parlando dell’importanza del Servizio Civile Europeo. “Abbiamo di recente lanciato un progetto pilota con la Francia per dar seguito all’intuizione che il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ebbe in apertura del semestre europeo di presidenza italiano, ossia sviluppare un servizio civile europeo che sia strumento di costruzione di cittadinanza europea”. Il Presidente di Amesci e del Forum Nazionale Servizio Civile, intervenuto al convegno durante i lavori della prima giornata, ha espresso tutta la sua soddisfazione per la grande attenzione delle istituzioni presenti per il Servizio Civile e per le politiche giovanili che, ricorda “sono altro rispetto alle politiche del lavoro, in quanto rappresentano il mezzo attraverso il quale  si creano percorsi formativi e condizioni ambientali che permettono ai giovani di far emergere i propri talenti e coltivarli”.”La parola d'ordine è partecipazione - ha spiegato Borrelli - , alla vita sociale ma anche alla vita politica. Un individuo, specie se giovane, non può non interessarsi a ciò che accade nel contesto in cui vive, e le istituzioni devono offrire alle ragazze e ai ragazzi tutti gli strumenti per farlo al meglio”. “E’ qui che si inserisce il servizio civile, esperienza fondamentale per il nostro Paese, per numeri e per contenuti. Nei giorni scorsi il Governo ha dato un segnale importante stanziando 100 milioni in più in legge di stabilità per il Servizio Civile. Ci aspettiamo ora che si riavvii il percorso di riforma che punta all’istituzione, nel 2017, di un Servizio Civile Universale, ossia aperto a tutti i giovani che chiedono di farlo".

Hanno preso parte ai lavori Ministro Giuliano Poletti, Sottosegretario Luigi Bobba, l’Arcivescovo di Napoli S.E. Cardinale Crescenzio Sepe;  il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Dott. Raffaele Cantone; il Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo On. Silvia Costa, il Sindaco di Napoli On. Luigi de Magistris; l’Assessore alle politiche giovanili, la creatività e l’innovazione del comune di Napoli Dott.ssa Alessandra Clemente; l’Assessore alle politiche giovanili del comune di Bari Dott.ssa Paola Romano; il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Prof. Gaetano Manfredi; il Direttore Generale dell’Agenzia Nazionale Giovani Dott. Giacomo D’Arrigo; il Presidente Vicario del Forum Nazionale Giovani Dott. Carmelo Lentino; l’Amministratore Delegato di Invitalia Dott. Domenico Arcuri; il Presidente dello Svimez Prof. Adriano Giannola; la Dott.ssa Maria Ludovica Agrò Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale; l’Assessore della Regione Campania Dott.ssa Serena Angioli; l’Assessore alla Regione Calabria Dott.ssa Federica Roccisano; l’Assessore alla Regione Puglia Avv. Raffaele Piemontese; il Segretario Generale ANCI Dott.ssa Veronica Nicotra; l’Amministratore Delegato Banca Prossima Dott. Marco Morganti; il Presidente della CNESC Dott. Licio Palazzini.