Servizio civile, Bobba: parte la collaborazione fra Italia e Slovenia

di Ciro Antignani

Lancio di una collaborazione tra Italia e Slovenia: mobilità giovanile nel servizio civile e rafforzamento dell'economia sociale. (Redazione

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Nuova collaborazione tra l'Italia e la Slovenia nel campo della mobilita' giovanile all'interno dei rispettivi servizi civili nazionali. L'intesa e' stata raggiunta nel corso dell'incontro che si è svolto lo scorso 13 maggio a Liubljana tra il segretario di Stato della Repubblica della Slovenia Tadej Slapnik e il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba.

 

L'accordo prevede lo scambio di giovani volontari in servizio civile e il rafforzamento delle relazioni bilaterali e transfrontaliere: i due Paesi sono determinati a migliorare l’accessibilità e la mobilità dei giovani e condividono lo stesso desiderio di dare una dimensione sovranazionale al Servizio Civile. In particolare il progetto mira a coinvolgere giovani italiani e sloveni permettendo loro di fare esperienza di cittadinanza attiva. Particolare attenzione verra' data ai giovani svantaggiati. La cooperazione sara' aperta alla possibile partecipazione di altri paesi interessati. Al fine di implementare concretamente questo progetto, Italia e Slovenia si apprestano a firmare, nei prossimi mesi, una dichiarazione d’intenti indicando le modalità e gli ambiti di cooperazione, concordate preventivamente dalle rispettive autorità nazionale.

 

"Sono particolarmente soddisfatto dell’avvio di una nuova collaborazione con la vicina Slovenia e del proficuo dialogo su alcune tematiche di interesse comune” dichiara Luigi Bobba, Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali “questo incontro bilaterale ha posto le basi per sviluppare ad un livello sovranazionale due tematiche che mi stanno particolarmente a cuore e che nei prossimi mesi potranno essere declinate in progetti specifici e condivisi. Da un lato,” continua Bobba “la prospettiva di programmare iniziative finalizzate allo scambio di volontari del Servizio civile, impegnati in attività di utilità sociale, rappresenta un ulteriore passo verso la costruzione di un vero e proprio Servizio civile europeo. Dall’altro, l’idea di una collaborazione nel settore dell’economia sociale attribuisce continuità agli impegni assunti nel semestre di presidenza italiana - e riconfermati nella “Dichiarazione di Lussemburgo- riconoscendone la valenza quale motore di sviluppo. Al contempo viene evidenziata a necessità di un suo maggiore sostegno nel contesto europeo, sia con misure economiche sia con una cooperazione rafforzata tra le istituzioni e i soggetti dell’economia sociale”.

 

Questa cooperazione sarà diretta dalle pertinenti strutture amministrative dei due Paesi, in accordo alle rispettive legislazioni nazionali. Metodi appropriati per coinvolgere attivamente organizzazioni non governative e altre associazioni operanti nel campo del Servizio Civile, in aggiunta alle municipalità Italiane e Slovene, saranno esplorate.