Referendum Costituzionale aperto anche ai volontari in Servizio Civile all’estero

di Feliciana Farnese

Anche i volontari di Servizio Civile all’estero possono votare.

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In vista del Referendum del prossimo 4 dicembre, il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale rende note tutte le istruzioni per permettere ai giovani impegnati in progetti all’estero di esercitare il proprio diritto di voto.

Alla luce delle modifiche apportate dall’Italicum alla legge sul voto degli italiani all’estero, possono votare per corrispondenza, al Referendum Costituzionale sul disegno di legge per confermare o respingere la cosiddetta riforma Renzi – Boschi, tutti i volontari che alla stessa data si trovano da almeno 3 mesi all’estero.

A tal fine, tutti i giovani impiegati in progetti all’estero e che intendono partecipare al voto, devono trasmettere l’apposito modulo, barrando la casella relativa ai motivi di lavoro, al proprio Comune di residenza corredato di tutti i documenti necessari, rigorosamente entro l’8 ottobre. Dopo circa due settimane si riceverà il plico elettorale.

All’interno del plico elettorale si troverà il certificato elettorale, la scheda elettorale e due buste, una piccola completamente bianca e una più grande già affrancata con l’indirizzo dell’ufficio consolare competente. Per effettuare l’operazione di voto si utilizza esclusivamente una penna di colore nero o blu. Dopo aver votato “si” o “no”, è necessario inserire la scheda elettorale nella busta piccola completamente bianca e chiuderla. Inserire poi la busta bianca nella busta già affrancata con l’indirizzo dell’ufficio consolare. Inserire anche il tagliando del certificato elettorale e spedirla al consolato senza aggiungere il mittente.

Laddove tale modalità risulti impraticabile, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al paragrafo 10 punto 3 del Prontuario approvato con D.M. 22 aprile 2015, recante “Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del Servizio Civile nazionale”, che prevede la concessione di 2 giorni di permesso se i volontari sono impegnati in progetti in Europa e 3 giorni permesso se i volontari sono impegnati in progetti in paesi extra europei.

Tali permessi sono da computare come giorni di servizio prestato e, pertanto, non saranno decurtati dai 20 giorni di permesso spettanti nell’arco dei 12 mesi.

Il Dipartimento informa, inoltre, che l’Ufficio rimborserà le spese sostenute dai volontari per i mezzi di trasporto acquistati con specifiche agevolazioni previste per l’esercizio di voto, a condizione che sia stato utilizzato il mezzo più economico. A tal fine si dovrà presentare una specifica domanda alla quale dovrà essere allegato il titolo di viaggio con le predette caratteristiche e la copia della tessera elettorale attestante l’avvenuto esercizio di voto.